Si continua a parlare di aborto negli USA, dopo la decisione della Corte Suprema degli scorsi mesi. Ora, i giudici di Arizona e Ohio mettono un freno ai divieti, sospendendoli e spingendo medici e strutture a riprendere le procedure.
Continuano i dibattiti sull’aborto negli Stati Uniti d’America, dopo la decisione di qualche mese fa della Corte Suprema, che ha capovolto la legge Roe v.Wade, dando la libertà agli Stati di scegliere se vietare o meno la pratica.
Ora, arriva la notizia che gli Stati dell’Arizona e dell’Ohio fanno un passo avanti, incitando le strutture sanitarie e i medici ad effettuare gli aborti.
I giudici dell’Ohio e dell’Arizona negli USA hanno preso una decisione molto importante, per quanto riguarda il divieto d’aborto nella nazione: infatti, hanno sospeso il divieto soprattutto per i casi ad alto rischio.
La corte d’appello di Stato in Arizona ha deliberato che gli aborti possono tornare ad essere effettuati, dopo che qualche settimana fa una corte minore ha riportato in auge una legge anti-abortista del 1864.
Un passo indietro assurdo, che vietava ogni tipologia di aborto, anche dopo stupri o incesti. Ora, la corte d’appello dello Stato si schiera con Planned Parenthood, autorizzando di nuovo medici e struttura a riprendere gli aborti.
In Ohio, invece, un giudice ha bloccato il divieto dopo le prime sei settimane di gravidanza. Questa decisione è a tempo indeterminato, quindi ora l’aborto è legale fino alla 22esima settimana.
Lo Stato ha, però, già annunciato il ricorso, quindi la battaglia interna è ancora aperta.
Intanto, negli altri Stati USA, la situazione contro l’aborto è davvero preoccupante.
Dopo la decisione della Corte Suprema, molti Stati in questi mesi hanno deciso per il divieto all’aborto, tanto è vero che secondo uno studio del Guttmacher Institute, al momento sono ben 66 le cliniche che non effettuano aborti.
Questo capita in ben 15 stati, tra cui il Mississipi, l’Alabama, l’Arizona, l’Akansas, l’Idaho, il Kentucky, la Louisiana, il Missouri, l’Oklahoma, il South Dakota, il Texas, il Wisconsin, la West Viriginia e il Tennessee.
In questi mesi si sentono tante storie di donne che hanno dovuto abbandonare il proprio Stato per ricorrere, scappando, all’aborto. Una situazione che in tutto il mondo ha causato, e ancora causa, numerose proteste per il diritto all’aborto.
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