Ore di terrore al Naval Reserve Center di Chattanooga, Tennessee, dove un uomo, identificato in Mohammod Youssuf Abdulazeez, 24 anni, ha fatto fuoco uccidendo 4 marines e ferendone altri tre, prima di essere ucciso a sua volta dopo un inseguimento. Il presunto killer è stato identificato dalle forze dell’ordine: si tratta di un cittadino americano originario del Kuwait che ha frequentato le scuole superiori e il college nella cittadina americana. Al momento si sta indagando per capire se ci siano legami con il terrorismo di matrice islamica: il giovane non risulta nelle liste dei terroristi, ma, secondo il New York Times, il padre era stato attenzionato dopo un viaggio all’estero per essere poi escluso dall’elenco dei sorvegliati.
Dai primi dettagli emersi, le autorità stanno cercando di capire se ci siano legami con l’Isis: fonti investigative hanno descritto Mohammod Youssuf Abdulazeez come “affascinato” dal califfato e dal jihad. La stampa USA ha individuato il suo blog in cui sono stati pubblicati solo due post, in data 13 luglio, sull’Islam, e sulla necessità per i credenti di “sapere il ruolo che devono giocare per stabilire l’Islam nel mondo“.
Il un primo momento, il procuratore Bill Killian aveva parlato di “atto di terrorismo interno”, per poi frenare dopo un colloquio con agenti dell’Fbi intervenuti sul posto. “In questo momento dell’indagine vi chiedo di non applicare a questa sparatoria l’etichetta di terrorismo interno. Stiamo ancora indagando per capire se si tratta di terrorismo interno, di crimine, e quale crimine, o della combinazione dei due”, ha dichiarato ai giornalisti. L’intelligence statunitense sta monitorando i profili social dell’Isis: gli unici riferimenti alla strage celebrano il gesto e la morte dei marines ma senza una rivendicazione ufficiale.
L’unica cosa chiara al momento è la dinamica della sparatoria: verso le 11, ora locale, il killer è entrato nel centro di reclutamento imbracciando un fucile e ha fatto fuoco, uccidendo sul colpo 4 persone e ferendone 3. In seguito, si è dato alla fuga, inseguito dagli agenti che lo hanno raggiunto in un secondo centro militare dove si era rifugiato e aveva iniziato a sparare ancora. A quel punto è stato ucciso dagli uomini delle forze dell’ordine.
Secondo l’emittente Cbs il presunto killer lavorava come agente della sicurezza al dipartimento di Opere pubbliche di Chattanooga: dopo aver studiato nelle scuole locali, si era laureato in ingegneria. Le indagini, coordinate dall’Fbi, sono in corso per capire il movente della strage: l’agente speciale Ed Reinhold ha spiegato alla stampa che potrebbero essere emersi dei legami con l’isis, ma che tutto è ancora da chiarire.
“Non conosciamo ancora i dettagli della sparatoria: è in corso un’indagine a tutto campo ma sembra che gli attacchi siano opera di una sola persona”, ha commentato il presidente Barack Obama.