Protecting Kids on Social Media Act, per vietare negli Stati Uniti i social media ai minori di 13 anni: la proposta di legge bipartisan.
Repubblicani e democratici uniti nella battaglia contro i social, per vietare ai minori di 13 anni l’accesso alle più famose applicazioni. I danni, secondo Washington, dei social nei giovanissimi – o piuttosto gli effetti negativi – hanno messo d’accordo i due schieramenti e la Casa Bianca prepara il disegno di legge. Si va verso il parental control ai ragazzi tra i 13 e i 17 anni.
Il mondo dei social network si dimostra ancora una volta stare a cuore al governo degli Stati Uniti. Dopo le attenzioni prestate ad app come Tik Tok – in quel caso per motivazioni legate a privacy e spionaggio – stavolta sono i giovanissimi a finire nel mirino della Casa Bianca.
Washington prepara un disegno di legge per salvaguardare i giovani dal caos dei social network e del web – apparentemente – e bandire definitivamente i minori di 13 anni. Il disegno si chiamerà Protecting Kids on Social Media Act, per una proposta di legge bipartisan. Sia democratici che repubblicani infatti sono uniti nella scelta di intervenire, e hanno messo per questa particolare questione da parte per un attimo l’ascia da guerra.
Probabilmente anche i teenager verranno limitati dall’uso dei social, o almeno un’altra parte del disegno di legge dovrebbe essere dedicata alla fascia di età che va dai 13 ai 17 anni. Per i minorenni dunque si va verso un parental control, un blocco da parte dei genitori, per creare un account. Per accedere ai social dunque gli adolescenti dovranno chiedere il permesso dei genitori.
Quello che preoccupa i vertici di Washington sarebbe, secondo chi ha fortemente sponsorizzato la legge, il peggioramento della salute mentale dei giovani. Una crisi che negli States sarebbe partita proprio dal web, dall’uso dei social e delle app da parte dei ragazzi che nel Paese avrebbe contribuito all’aumento delle percentuali di suicidi tra giovani, adolescenti e ragazzi anche sopra i 18 anni.
Già in passato il Congresso si era interessato molto alla sicurezza delle piattaforme per i bambini, mostrando oltre a un’isteria nei confronti della Cina nel caso TikTok anche la volontà di bandire l’app cinese ai bambini con il Children’s Online Privacy Protection Act. Il “Coppa”, che spesso viene ancora eluso nonostante le campagne di sensibilizzazioni ai minori di 13 anni siano già in corso da tempo in America.
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