Due poliziotti sono stati feriti a Louisville, in Kentucky, durante una protesta di solidarietà (e rabbia) a Breonna Taylor, la ragazza afroamericana uccisa dalla polizia il 13 marzo. Le proteste vanno avanti da ieri, quando il Grand Giurì di Louisville ha deciso di non incriminare nessuno dei tre poliziotti coinvolti nell’omicidio della giovane a marzo. Mentre due agenti rimangono del tutto ‘impuniti’ dalla legge infatti, soltanto Brett Hankison, ex poliziotto non più in servizio, è stato accusato di “condotta pericolosa” per aver sparato alla cieca 10 colpi d’arma da fuoco nell’appartamento durante l’irruzione antidroga del 13 marzo, ma le imputazioni più serie sono cadute.
Stanotte, due poliziotti sono stati colpiti con un’arma da fuoco: anche se le condizioni non sono gravi, entrambi sono rimasti feriti e, stando a quanto riportato dalla polizia statunitense, uno è stato sottoposto a intervento chirurgico. Una persona sospettata di aver aperto il fuoco è stata fermata. L’FBI di Louisville intanto, sta chiedendo aiuto al ‘pubblico’ per agevolare le ricerche di altri possibili coinvolti: “Chiediamo l’aiuto del pubblico per presentare qualsiasi video relativo alle riprese di due agenti della LMPD il 23 settembre 2020, alle 20:30 circa, vicino a Broadway e South Brook Street“, si legge sul sito ufficiale dell’Fbi.
Trump e Biden divisi anche sul caso Breonna Taylor
“La giustizia non è facile“. Il procuratore del Kentucky, Daniel Cameron è stato bravo, una “star” con una dichiarazione “veramente brillante“, ha affermato il presidente Donald Trump, rispondendo a una domanda sulla decisione del Gran Giurì relativa alla morte di Breonna Taylor.
“Sono consapevole che la decisione” del Gran Giurì per molti “non è una risposta alla morte di Breonna Taylor”, dice invece l’ex vicepresidente Joe Biden. “So che molta gente è frustrata e ha il diritto di manifestare pacificamente, ma la violenza non è mai accettabile“, aggiunge Biden.
“Non dobbiamo mai smettere di pronunciare il nome di Breonna mentre lavoriamo per riformare il nostro sistema giudiziario, compresa la revisione dei mandati senza preavviso“, scrive su Twitter la candidata democratica alla vicepresidenza, Kamala Harris.
Gli scontri in molte città
La decisione del Gran Giurì ha riacceso la rabbia di molti americani, di nuovo in protesta da ieri e in marcia, soprattutto nelle città di New York, Philadelphia, Nashville e appunto, Louisville. Come riporta la Cnn, i manifestanti stanno marciando anche nel centro di Los Angeles, in California, dove alcuni hanno bloccato anche un veicolo della polizia. A San Diego (California) la polizia “in risposta ad atti di violenza e vandalismo” ha dichiarato “la protesta davanti all’edificio del quartier generale dello SDPD un assembramento illegale”.