Usa e Corea del Sud hanno risposto ai test missilistici effettuati ieri dalla Corea del Nord. Una chiara risposta alla provocazione di Kim Jong-un avvenuta ieri.
Ieri la Corea del Nord ha effettuato un test missilistico senza preavviso che ha messo in allarme il Giappone e la sua popolazione. Data la traiettoria del missile balistico, le autorità nipponiche, hanno allertato la popolazione mediante l’utilizzo delle sirene e consigliato di recarsi nei bunker o sotterranei.
La risposta a questa provocazione non si è fatta attendere molto, dato che Seoul e Washington hanno risposto per mettere in chiaro le loro capacità.
Ieri la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico a raggio intermedio (irbm) che ha sorvolato il Giappone e ha messo in allerta sia il governo nipponico che la popolazione. Il governo ha emanato un’allerta che avvisava i cittadini del missile e intimava, inoltre, di lasciare gli edifici e di recarsi nel sottosuolo.
Dopo mesi dove le autorità giapponesi ma anche Usa e Corea del Sud hanno monitorato le attività di Kim Jong-un, non rilevando nulla di insolito, torna alta la paura.
Le provocazioni del leader nordcoreano sono ormai cosa nota da tempo. La preoccupazione riguardo le possibili mosse di Kim hanno attirato l’attenzione degli Stati Uniti che da tempo fiancheggiano con l’intento di proteggere e sostenere sia il Giappone che la Corea del Sud.
Il Comando di Stato Maggiore di Seoul ha spiegato che il missile lanciato dai nordcoreani è partito da Mupyong-ri. Ha viaggiato per circa 4.500 km e completando il sorvolamento del Giappone e finendo poi la corsa in mare. Le autorità statunitensi accanto a quelle sudcoreane hanno avviato un’attenta indagine per capire la natura precisa dell’arma utilizzata.
Ma non si sono limitate soltanto ad avviare approfondimenti, ma hanno deciso di rispondere con la stessa moneta alla provocazione della Corea del Nord. Hanno difatti lanciato missili per mettere in chiaro anche le loro capacità.
La risposta degli Stati Uniti e della Corea del Sud a Kim jong-un è stata una raffica di missili lanciati nel mare dell’Est o anche detto Mar del Giappone. Una chiara dimostrazione del fatto che entrambe le nazioni, alleate, sono pronte alla difesa e al contro attacco se necessario.
Durante i vari lanci effettuati dall’esercito sudcoreano, un missile si è schiantato al suolo alla periferia di Seoul colpendo una base militare senza però procurare feriti.
Il missile è soltanto caduto al suolo senza esplodere provocando un grandissimo boato e un incendio che ha fatto credere ai cittadini di essere sotto attacco. Gli altri missili invece hanno dato ottimi risultati e sono stati testati quattro Army Tactical Missile System (ATACMS) ma anche un Hyumoo-2.
La Casa Bianca ha manifestato il proprio dissenso ai nordcoreani e ha preso subito le difese dei sudcoreani e dei giapponesi. Gli Usa e la Corea del Sud hanno dimostrato anche l’intolleranza verso atti illegali e provocatori, mettendo in chiaro che la reazione arriverebbe velocemente.
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