Negli Stati Uniti d’America l’emergenza covid sembra non volersi fermare. Secondo le ultime indiscrezioni riportate dal quotidiano americano, il Wall Street Journal, le istituzioni devono dare un avviso di almeno due mesi prima di dichiarare la fine dell’emergenza.
Il presidente americano, Biden, al momento non ha comunicato nulla circa lo stop della pandemia. La scadenza è prevista per l’11 gennaio ma dalla Casa Bianca ancora tutto sembra tacere.
Una crisi di emergenza pandemica iniziata, ormai, quasi tre anni fa. Un virus che ha colpito tutto il mondo, che ancora continua a circolare ma che fortunatamente non è letale come i primi tempi.
Nonostante si stia assistendo a una graduale scomparsa delle restrizioni dovute al covid, lo stato di emergenza in America continua. Una notizia non ancora confermata da parte delle istituzioni ma comunque una probabilità molto alta che si possa prolungare.
L’11 gennaio è la data di scadenza, ma per renderla tale occorre un preavviso di almeno 60 giorni che ad oggi non è ancora arrivato. A riportare queste indiscrezioni il Wall Street Journal.
Una crisi pandemica in America che ha visto il passaggio di due presidenti, da Trump all’insediamento della Casa Bianca di Biden. Una emergenza che ha visto nella prima ondata tantissimi morti.
Mentre in Italia il consiglio dei ministri ha dichiarato la fine dello stato di emergenza da covid il 31 marzo di quest’anno, dopo poco più di due anni dal primo lockdown, gli Stati Uniti ancora sono in piena pandemia.
Nonostante, ci sia un allentamento delle restrizioni, siano riprese le diverse attività, i turisti hanno ripreso a viaggiare, quasi nessuno sembra voler indossare la mascherina e soprattutto gli assembramenti nei mezzi di trasporto sono all’ordine del giorno, da parte del presidente Biden sembra non voler arrivare nessuna comunicazione circa la fine dello stato di emergenza.
Pare, infatti, che in America, in questo periodo, si stia assistendo a un boom di ricoveri presso gli ospedali pediatrici a causa di virus influenzali. Secondo un medico americano, la stagione virale sembra aver anticipato: solitamente il picco lo hanno sempre raggiunto tra novembre e marzo, quest’anno invece si sono aperte le danze prima della fine dell’estate.
Anche gli ospedali per adulti hanno difficoltà, un tasso influenzale in America molto alto che non si vedevano questi dati da quasi dieci anni ormai. Una situazione di vero e proprio disagio per il personale sanitario statunitense. Forse questa potrebbe essere la causa del prolungamento dello stato di emergenza da covid.
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