Usa: il Partito Repubblicano non è ancora riuscito a eleggere lo speaker della Camera

Negli Stati Uniti il Partito Repubblicano non riesce a eleggere lo speaker della Camera, nonostante le quattro votazioni.

La Camera degli Stati Uniti
La Camera degli Stati Uniti – Nanopress.it

Il principale candidato è Kevin McCarthy ma non ha ottenuto la maggioranza dei voti nemmeno al quarto tentativo.

Nessuno speaker dopo 4 votazioni

La Camera degli Stati Uniti è stata rinnovata dopo le elezioni di novembre ma nonostante 4 votazioni ancora il Partito Repubblicano non è riuscito a nominare il suo nuovo speaker e quindi il presidente.

Le motivazioni sono riconducibili a profonde divergenze interne nel Partito, che alle elezioni ha ottenuto una lieve maggioranza. Dunque si procederà con una quinta votazione e ancora non si sa con chiarezza cosa potrebbe succedere.

Durante le prime votazioni il candidato favorito è il Repubblicano Kevin McCarthy ma per diventare il nuovo speaker della Camera avrebbe dovuto ricevere 218 voti, invece ne ha ottenuti poco più di 200 e questo risultato si è ripetuto in tutte le votazioni.

Il 57enne è da tempo un Repubblicano e fa parte della leadership del Partito. Negli ultimi anni si è dichiarato vicino alla linea di Trump.

Kevin McCarthy
Kevin McCarthy – Nanopress.it

Nonostante questo e benché sia tutt’altro che moderato, c’è un gruppo di colleghi radicali secondo cui il Partito Repubblicano va riorganizzato per diventare ancora più estremista e da qui nasce l’opposizione a McCarthy, giudicato non abbastanza tale.

L’importanza dello speaker

Il mancato accordo per quanto riguarda l’elezione di uno speaker è un evento grave che non si verificava dal 1923, quando ci vollero 9 votazioni in 3 giorni. Prima di allora era accaduto una sola volta in tutta la storia deli Usa, ovvero nel 1856.

Secondo la Costituzione americana, da questa elezione parte la nuova Camera e come in molti altri Paesi, questo punto di partenza è necessario per proseguire con tutto il resto.

Senza uno speaker ad esempio i nuovi deputati non possono nemmeno fare la cerimonia di giuramento, anche se sono già in attività.

Per l’importanza che ricopre questo ruolo, le votazioni andranno avanti finché non si arriverà ad un nome e tra una votazione e l’altra, i deputati possono parlare a favore dei loro candidati prediletti, inoltre c’è anche la possibilità che qualcuno si ritiri oppure venga aggiunto ai nomi già in lista.

La vicenda è seguita con attenzione dai media americani ma anche dal resto del mondo, che il prossimo turno sia quello decisivo?

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