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Dopo aver spazzato i Caraibi, l’Uragano Matthew si è diretto verso gli Stati Uniti. Il bilancio del passaggio di Matthew è di almeno 900 vittime solo ad Haiti e il ciclone si è spostato con venti a oltre 195 chilometri orari verso la Florida, che ha dichiarato lo stato di emergenza. Lo stesso hanno fatto Georgia, South e North Carolina. Decine di migliaia i senza casa dopo le inondazioni. Dopo avere scaricato forti piogge accompagnate da violenti venti sulle isole Leeward e sulle ABC (Aruba, Bonaire e Curacao), dal 5 ottobre l’uragano Matthew è diventato una potente tempesta di categoria 4 (è il secondo grado più alto nella classificazione degli uragani sulla Saffir-Simpson Hurricane Wind Scale), prima di arrivare in Giamaica con venti che sono arrivati a toccare anche i 240 km all’ora. Sulla base della banca dati degli uragani atlantici, solo meno di 100 uragani hanno raggiunto questa categoria dal 1851 ad oggi. Nel suo passaggio sui Caraibi Matthew ha poi raggiunto il grado 5, il massimo, e, come detto, ha già fatto diverse vittime.
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L’uragano Matthew, che ha toccato la Colombia, Cuba, Haiti e la Giamaica, è stato classificato di grado 5, il più alto della scala Saffir-Simpson, con venti che possono raggiungere i 260 chilometri all’ora, secondo quanto riferisce il National Hurricane Center. In precedenza era stato classificato come di grado 4. Secondo il centro uragani americano, si tratta dell’uragano più potente nell’Atlantico dai tempi di Felix, che nel 2007 causò più di 130 morti in Nicaragua. L’uragano è stato definito dal centro Uragani come “estremamente pericoloso” e con un occhio “ben definito”.
In Giamaica il ministro del governo locale Desmond McKenzie ha annunciato che circa 350 milioni di dollari giamaicani (corrispondenti a 2,73 milioni di dollari statunitensi) sono stati messi a disposizione in un fondo nazionale per i disastri e le emergenze.
Ad Haiti molti abitanti si sono rifiutati di lasciare le loro case per andare nei rifugi, nonostante le frane e gli smottamenti, soprattutto nelle zone devastate dal terremoto del 2010. Piogge battenti e torrenziali, venti forti e inondazioni hanno provocato frane ad Anse Milieu, località nel sud del Paese, dove circa 7mila persone risultano sfollate. Sono oltre trecento i morti registrati in questa che è definibile una vera e propria catastrofe. Oltre 200 case sono state distrutte dall’arrivo del ciclone. Le piogge torrenziali e i venti fino a 230 chilometri all’ora hanno provocato l’interruzione dei servizi elettrici e internet in molte zone del Paese. E’ emergenza umanitaria.
L’uragano Matthew ha causato almeno quattro vittime anche nella Repubblica Dominicana. Tre bambini e un uomo sono infatti morti per le frane provocate dalle violenti piogge: circa 200 le persone colpite ed evacuate in tutto il Paese, 31 i comuni irraggiungibili. L’allerta è prevista ancora per mercoledì mentre giovedì l’uragano raggiungerà la Florida.
Sull’isola di Cuba l’esercito Usa ha proceduto all’evacuazione di 700 persone dalla base navale di Guantanamo. A riferirlo è stato il Pentagono, spiegando che le persone evacuate sono mogli e figli dei militari, che sono stati spostati nella sede dell’esercito a Pensacola, in Florida, mentre non è previsto il trasferimento dei 61 detenuti che si trovano ancora nel carcere di Guantanamo. Nella base vivono circa 5.500 persone fra personale militare e famiglie, per cui a seguito del trasferimento restano circa 4.800 persone.
E il sud-est della Florida è in stato di emergenza per l’arrivo di piogge e venti portati dall’uragano Matthew che si è spostato dalla costa nord-orientale di Cuba. Oltre un milione di persone rischiano di essere evacuate in South Carolina, soprattutto dalle zone costiere. Lo ha annunciato la governatrice Nikki Haley. Anche la Georgia ha dichiarato lo stato di emergenza mentre il National Weather Service ha diramato l’allerta alta prevedendo una tempesta tropicale con venti fino a 115 chilometri orari e oltre 10 centimetri di pioggia. “Il mancato rifugio adeguato può provocare lesioni gravi o morti“, ha avvertito.
Ed ecco il messaggio di un esperto rivolto ai residenti delle zone colpite dall’uragano, che invita tutti ad evacuare e mettersi al riparo per evitare di rischiare la morte.
Anche il presidente americano Obama ha lanciato diversi appelli alle popolazioni costiere: “Prendete la situazione seriamente ed evacuate senza esitare“. Le parole del presidente sono state riportate in conferenza stampa dal capo della protezione civile, Craig Fugate.
In totale quasi 2 milioni di persone negli States sono state evacuate in vista dell’arrivo di Matthew. Il governatore della Florida, Rick Scott, ha pregato le persone di seguire l’indicazione data dalle autorità e lasciare le zone a rischio. Migliaia i membri della Guardia nazionale mobilitati. Nel frattempo, sono in 140mila le famiglie che si trovano senza corrente nella zona di Palm Beach e Martin. Secondo il National Weather Service degli Stati Uniti la tempesta potrebbe essere la più potente a colpire la costa est della Florida in 118 anni. Anche se si prevede un indebolimento della sua forza nelle prossime ore, i metereologi prevedono che Matthew continui ad essere un uragano di categoria 3 ‘molto pericoloso’.
(L’uragano Matthew visto dallo spazio)
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