Usa, Lara Trump consiglia a DeSantis di non candidarsi alle elezioni presidenziali nel 2024

Gli Stati Uniti stanno vivendo un momento particolare dettato dalle elezioni di metà mandato. Dopo gli esiti finali, Lara Trump, moglie del figlio del tycoon, ha deciso di consigliare pubblicamente al governatore repubblicano DeSantis di non candidarsi alle elezioni presidenziali che si terranno nel 2024.

Lara Trump
Lara Trump, Sky News – Nanopress.it

I Midterm Usa hanno svelato due diversi scenari che non erano di certo quelli che si aspettava in base ai sondaggi ufficiali. L’attesissimo ritorno di Trump è slittato, almeno per ora, ma nonostante ciò si attende per la serata di oggi il grande annuncio ufficiale che confermerà la sua candidatura alle elezioni del 2024. A quanto pare l’ex presidente Usa ha mostrato insofferenza in merito al nuovo governatore della Florida. Arrivano ora delle dichiarazioni che hanno fatto il giro del mondo e si tratta di un consiglio della nuora di Trump al repubblicano DeSantis.

La posizione di Trump in merito a DeSantis

Le elezioni di metà mandato sono state precedute da una grande campagna elettorale dell’ex presidente repubblicano Trump che sembrava aver convinto gli statunitensi. Già, perché anche i sondaggi ufficiali hanno mostrato una sostanziale probabilità che il leader Usa potesse travolgere con un’ondata rossa il Paese.

Le due campagne elettorali sono state molto diverse e Biden ha tentato di recuperare in fase finale dopo aver appreso di aver preso molto appoggio. Nonostante ciò, i Midterm Usa hanno rivelato uno scenario diverso da quello prospettato.

Non sono la grande ondata rossa non c’è stata, ma Biden ha mantenuto la maggioranza al Senato. Il voto decisivo per portare in vantaggio i democratici è stato obbiettivamente molto combattuto ma alla fine il Partito democratico ha raggiunto il 50  seggi, necessari per mantenere la maggioranza. In caso di parità il voto finale sarebbe passato alla vice presidente Kamala Harris che ha ovviamente votato per il leader democratico.

Il trionfo dei repubblicani in Florida è stato segnato dalla candidatura e della vittoria successiva di DeSantis. Il governatore ha ricevuto un gran supporto dal partito ma non da Trump. 

La vittoria del governatore ha innervosito il tycoon e questo soprattutto dopo che è emersa la possibilità di una candidatura alle presidenziali del 2024 dove Trump ha intenzione di riproporsi come presidente.

Oltre all’onda rossa fallita anche qualche spaccatura interna sta gettando ombra sull’ex presidente e la cosa non gli va proprio a genio. Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da prese in giro e nomignoli affibbiati da Trump a DeSantis. Non solo, perché ha immediatamente avvisato il governatore che ha materiale scottante su di lui e in poche parole di mostrare riconoscenza per la posizione in cui è ora.

Emerge che la moglie di Eric Trump, figlio dell’ex governatore a stelle e strisce, ha rilasciato una dichiarazione inattesa in merito al governatore della Florida.

Lara Trump e il consiglio al governatore della Florida

Anche la famiglia di Donald Trump ha le idee chiare in merito a DeSantis e non le ha di centro mandate a dire. Eric ha definito il governatore la brutta copia del padre e ha ironizzato sul fatto che avrebbero dovuto chiedergli i diritti.

In un’intervista a Sky News Australia Lara Trump, moglie di Eric, ha parlato di DeSantis e ha voluto dare un consiglio al repubblicano chiaro e conciso. La nuora del tycoon ha riferito: “Penso che DeSantis sia molto intelligente. Voglio dire, è giovane, ci saranno molte opportunità per lui in futuro, e penso che abbia l’interesse ad avere tutto il partito con lui, compreso il movimento Maga, nel 2028, piuttosto che ritrovare un partito diviso nel 2024″. 

Trump Sky News
Trump, servizio Sky News – Nanopress.it

La donna ha anche aggiunto : “Non sarebbe più se, e penso che lui lo sappia, DeSantis aspettasse fino al 2028?”. 

Affermazione che preannuncia già ciò che accadrebbe nel caso il governatore decidesse di correre per la presidenza. I maga e Trump non apprezzerebbero la decisione e se già questo crea tensioni due anni prima delle votazioni, provate ad immaginare cosa accadrà nell’ipotesi che siano entrambi candidati alle presidenziali.

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