Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Deutsche Bank di pagare una multa record di 14 miliardi di dollari. Un risarcimento per chiudere una causa legale sulla vendita di obbligazioni garantite da mutui subprime alla base della crisi finanziaria del 2008. L’indagine in particolare si sofferma sui residenziali garantiti da ipoteca e relative attività di cartolarizzazione che risalgono al periodo precedente la crisi, l’arco temporale tra il 2005 e il 2007.
Il credito nei confronti di Deutsche, che rischia di essere negoziato in diversi mesi di colloqui, supera di gran lunga le aspettative anche della banca. Le azioni del gruppo tedesco quotate a Wall Street sono scese dell’8% nell’after-hours trading.
“Deutsche Bank non ha alcuna intenzione di risolvere queste potenziali cause civili alla cifra citata”, ha fatto sapere la banca tedesca in una nota diffusa ieri sera. Il Dipartimento di Giustizia americano ha invitato Deutsche Bank a presentare una contro-proposta. “I negoziati sono solo all’inizio”, ha precisato la banca che si aspetta di raggiungere un esito simile a quelli delle altre banche, che hanno pagato multe decisamente inferiori. Goldman Sachs aveva infatti finalizzato a metà aprile una sanzione di 5,06 miliardi di dollari per fatti simili. Nel 2014, furono chiesti a Citigroup 12 miliardi di dollari per risolvere un’indagine simile e la a multa alla fine fu di 7 miliardi. Se confermata a 14 miliardi di dollari, la multa sarebbe la più alta mai inflitta prima a una banca straniera negli Stati Uniti.
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