Tensione alle stelle negli Usa, dopo l’uccisione di alcuni neri afroamericani da parte della polizia, e poi di cinque agenti a Dallas. In diverse città nella notte tra sabato e domenica sono divampati scontri e proteste. In una manifestazione a Saint Paul, in Minnesota, cinque agenti sono stati feriti. Qui centinaia di persone erano scese in strada per protestare contro l’uccisione di Philando Castile, ucciso dalla polizia mercoledì.
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Gli agenti, riferisce la polizia, sono stati attaccati da pietre, petardi e bottiglie dai sostenitori del movimento “Black Lives Matter”. I manifestanti sono poi stati dispersi con i fumogeni. Scontri anche a San Antonio, in Texas, dove sono stati sparati dei colpi di pistola contro il quartier generale della polizia. Venerdì notte, a Houston, sempre in Texas, era stato ucciso un altro afroamericano. Un sospetto è stato arrestato. Tensione alta anche a Baton Rouge, in Louisiana, dove è stato arrestato DeRay McKesson. Secondo le autorità è uno dei maggiori attivisti neri dell’organizzazione “Black Lives Matter”.
Proteste anche a Chicago, dove 400 persone hanno manifestato davanti alla sede della polizia. E in altre città come Washington, New York, Atlanta, Miami, San Francisco e Fort Lauderdale, in Florida. A New York sono state fermate 74 persone. Ad Atlanta scontri tra manifestanti e polizia sulle Interstate 75 e 85. Violenza in autostrada anche a Miami, dove i manifestanti hanno bloccato l’Interstate 395.
Clima pesante anche a Dallas, dove venerdì erano stati uccisi cinque poliziotti. Il killer è Micah Xavier Johnson, cecchino afroamericano. La polizia, dopo le minacce ricevute, ha alzato le misure di sicurezza.
Obama: “L’America non è divisa”
“Il killer di Dallas non rappresenta tutta la comunità afroamericana. Così come i poliziotti che hanno ucciso i cittadini di colore non rappresentano tutti gli agenti di polizia e i bianchi. Credo fermamente che l’America non sia divisa, come qualcuno dice”, ha affermato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, durante una conferenza stampa a Varsavia, dopo il summit della Nato.