Non tarda ad arrivare la risposta russa alle nuove sanzioni e all’espulsione di 35 diplomatici ordinate dal presidente Usa Barack Obama, per il sospetto di ingerenze nel voto presidenziale di novembre. Secondo quanto riferisce la Cnn, citando un funzionario statunitense, le autorità russe hanno ordinato la chiusura della scuola anglo-americana di Mosca, frequentata da figli del personale diplomatico di Usa, Regno Unito e Canada. Le autorità avrebbero ordinato anche la chiusura dell’accesso alla residenza di vacanza dell’ambasciata Usa a Serebryany Bor, vicino alla capitale russa. Ma è già arrivata una smentita.
La Russia espellerà quindi 35 diplomatici statunitensi in risposta alla decisione degli Usa di espellere 35 diplomatici russi accusati da Washington di essere agenti dei servizi di intelligence. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov. “La reciprocità è la legge diplomatica nelle relazioni internazionali. Per questo proponiamo al presidente della Russia di dichiarare persone non gradite 31 funzionari dell’ambasciata Usa a Mosca e altri quattro del consolato Usa a San Pietroburgo”, ha detto Lavrov.
Ma nella mattinata del 30 dicembre, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha negato la notizia riportata dalla Cnn secondo cui le autorità russe avrebbero ordinato la chiusura della scuola anglo-americana di Mosca, frequentata da figli del personale diplomatico di Usa, Regno Unito e Canada. Lo riporta la Bbc. La portavoce ha detto che si tratta di una “bugia”
La Russia annuncerà le misure che adotterà contro gli Stati Uniti in risposta alle sanzioni imposte ieri da Washington a Mosca per la sua presunta ingerenza nelle elezioni presidenziali Usa dell’8 novembre. Questo venerdì “ci saranno dichiarazioni ufficiali, contromisure e molte cose ancora”, ha annunciato su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “L’America e il popolo statunitense sono stati umiliati dal loro presidente. Non da truppe internazionali né da truppe nemiche. Questa volta lo schiaffo a Washington lo ha dato proprio il suo signore”, ha reagito la diplomatica russa alle sanzioni approvate dal presidente uscente Usa Barack Obama. Zakharova ha accusato l’amministrazione uscente di essere “un gruppo di falliti in politica estera, arrabbiati e poco intelligenti”, che hanno dato “una svolta distruttrice al prestigio e alla leadership degli Stati Uniti.
“Lo spettacolo è finito. Barack Obama e la sua squadra di analfabeti ha rivelato al mondo il suo principale segreto: l’esclusività maschera la debolezza”, ha detto ancora riferendosi al discorso del presidente Usa pronunciato all’Accademia militare di West Point nel 2014, in cui Obama si era riferito alla “esclusività” del suo Paese per difendere la democrazia in tutto il mondo. L’annuncio del ministero degli Esteri russo giunge nonostante il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aveva assicurato ieri sera che il presidente russo Vladimir Putin non avrebbe avuto fretta ad adottare sanzioni contro Washington. Il presidente russo ha negato in diverse occasioni che il Cremlino sia dietro a una presunta ingerenza nel processo elettorale Usa.
E anche Donald Trump è intervenuto sulla questione: “Nell’interesse del nostro Paese e della sua gente, incontrerò i leader della comunità dell’intelligence la prossima settimana, affinché mi aggiornino sui fatti di questa situazione”. Lo ha detto in una nota Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, in seguito alle sanzioni ordinate dall’amministrazione Obama contro la Russia per le presunte ingerenze nel voto presidenziale di novembre.
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