Gli USA hanno sganciato in Afghanistan la «madre di tutte le bombe»: un chiaro avvertimento alla Corea del Nord. Più potente della MOAB, infatti, c’è solo la bomba atomica. «Mother of all bombs», che vanta una potenza di 11 tonnellate di tritolo, è stata sganciata su alcune postazioni jihadiste, nella provincia di Nangahar, dove erano nascosti combattenti dell’Isis.
Gli Stati Uniti avevano a disposizione la potente MOAB fin dal conflitto in Iraq del 2003, ma non l’avevano mai usata. Perché usarla solo adesso? Un po’ perché è un ordigno talmente potente che va usato solo in determinate situazioni, visti i danni che può provocare. La MOAB, infatti, pesa quasi 10 tonnellate e può distruggere tutto nel raggio di centinaia di metri. Questa bomba, inoltre, non è pensata semplicemente per uccidere soldati, ma per devastare bunker ben nascosti nel sottosuolo o tra le rocce. Come le installazioni-bunker piazzate dal governo nordcoreano in gallerie sotterranee.
L’esempio della Nord Corea non è per niente casuale: il lancio della MOAB è soprattutto un avvertimento di Donald Trump al dittatore Kim Jong Un, con cui da giorni la tensione è alta. La MOAB in Afghanistan vuol essere una dimostrazione di forza dell’esercito americano alla Corea del Nord.
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