Esaul Mendoza, agente della polizia di Philadelfia (USA), è stato accusato di omicidio per aver sparato a Thomas Siderio, di anni 12.
L’agente è stato arrestato. Il processo inizierà il 16 maggio.
La polizia statunitense ancora una volta fa parlare di sé, e non precisamente in termini elogiativi.
L’agente Esaul Mendoza, 26 anni, della polizia di Philadelphia, che ad aprile è stato licenziato, ora è accusato di omicidio per aver sparato tre colpi di pistola alla schiena di Thomas Siderio, teenager di 12 anni, lo scorso marzo. Il poliziotto è stato arrestato la scorsa domenica e il 16 maggio avrà inizio l’indagine preliminare.
All’inizio di marzo Mendoza, in abiti civili, insieme ad altri tre agenti, era impegnato in un’operazione di sorveglianza della città di Philadelphia, da qualche tempo preda di un’ondata di criminalità, che in questo periodo sta montando anche in altre città degli Stati Uniti.
Vedendo Siderio ed un altro ragazzo di 17 anni aggirarsi in modo sospetto, gli agenti hanno deciso di seguirli per controllare cosa stessero facendo.
Secondo una presentazione dei fatti del procuratore distrettuale di Philadelphia, il signor Mendoza con gli altri agenti sospettavano che il diciassettenne compagno di Thomas fosse collegato a un’indagine su un’arma da fuoco rubata.
Secondo la ricostruzione del giudice che si occupa del caso, appena gli agenti hanno puntato i fari sui due ragazzi, Thomas Siderio ha aperto il fuoco contro l’auto su cui si trovavano i quattro agenti in borghese, per poi scappare correndo.
Esaul Mendoza ha risposto al fuoco, sparando tre volte alle spalle del ragazzino.
Secondo il procuratore Larry Krasner, che ha visionato il video delle telecamere di sorveglianza dei palazzi lì vicino e che ha poi dichiarato che il video medesimo non è stato facile da guardare, l’adolescente aveva già fatto cadere la pistola quando è stato ucciso, anzi, sembra che la pistola fosse addirittura a circa dodici metri di distanza dal ragazzino e che il piccolo Thomas fosse addirittura sdraiato a terra, quando è stato raggiunto dal terzo, ultimo, fatale colpo.
Piccolo non solo di età, Thomas: un metro e mezzo di altezza e 50 chili di peso, per un bambino la cui carta di identità si fermerà per sempre a “altezza: metri 1,50”.
Ma il mese di marzo purtroppo non ha visto solo la morte del giovane Thomas Siderio; ha visto protagonista di una brutale repressione da parte della polizia un’altra dodicenne, che in una mensa scolastica a Kenosha nel Wisconsin è stata atterrata e bloccata con un ginocchio sul collo per circa venti secondi, quindi sollevata e ammanettata. Per sedare una lite, sembra.
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