USA, nella giornata di ieri 11 gennaio 2023, gran parte dei voli sono rimasti a terra mandando in tilt il traffico aereo, scoperto il file danneggiato nel sistema.
Dopo il riavvio dei sistemi che era stato deciso dalla Federal Adviation Amministration il sistema utilizzato per il traffico aereo Notam non si è ripristinato correttamente e questo ha imposto la necessità di sospendere numerosi voli aerei.
Nella giornata di ieri, 11 gennaio 2023, sul suolo americano si è verificata una situazione insolita. Il traffico aereo per tutta la giornata è andato in tilt con la sospensione e la cancellazione di numerosi voli aerei.
Migliaia di persone sono rimaste a terra, circa 4600 voli, sia in entrata che in uscita dagli USA, hanno subito dei ritardi e ben 94 voli sono invece stati cancellati, questi sono stati i dati riportati da un sito web americano che si occupa di monitorare i voli aerei sul territorio statunitense.
Il traffico aereo è perciò andato in tilt in tutta la nazione, causando non pochi disagi non solo ai passeggeri ma anche alle varie compagnie aeree. Dai controlli effettuati dalla Federal Aviation Administration la problematica si è manifestata a causa di un file danneggiato all’interno del sistema.
Di fatti è risultato che dopo che i dirigenti della Federal Aviation Administration hanno deciso di riavviare il sistema operativo che si occupa della gestione del traffico aereo ed è chiamato Notam, il sistema non si è riavviato correttamente.
Il riavvio del sistema è stato effettuato all’alba di mercoledì, prima che il traffico aereo diventasse, come ogni giorno, molto più intenso. Il sistema però non si è riavviato nel modo corretto e si è ripristinato solo in parte costringendo la FAA a sospendere gran parte dei voli per diverse ore e a cancellarne alcuni.
Il sistema danneggiato Notam ha lo scopo di inviare un’allerta di sicurezza ai piloti e di eseguire il backup generale. Questi avvisi di sicurezza sono fondamentali perché permetto di pianificare i voli e permettono di fornire informazioni sugli eventuali pericoli presenti sia a terra che nel in volo in tempo reale.
Ad esempio danno informazioni su eventuali piste chiuse o spazi aerei con restrizioni, oppure su eventuali interruzioni di segnali di navigazione. Informazioni perciò importanti e fondamentali che permettono di eseguire i voli con maggiore sicurezza.
Subito dopo il malfunzionamento che si è verificato ieri, il Presidente degli Stati Uniti, Biden, ha chiesto di aprire un’indagine per capire le cause di questo mal funzionamento.
Da subito si è esclusa la possibilità di un cyberattacco e si è rassicurati i cittadini che gli aerei interessati dalla problematica erano quelli in particolare quelli in partenza per questo motivo si è reso necessario ritardare o cancellare i voli, mentre per quelli in arrivo non si erano verificate problematiche e potevano perciò atterrare in sicurezza.
Nonostante questo Joe Biden ha richiesto un’indagine completa per capirne le cause, l’indagine ha portato quindi alla scoperta che il malfunzionamento del sistema è stato causato dal file danneggiato all’interno di Notam.
Negli aeroporti italiani non ci sono stati disagi, i voli intercontinentali per e dagli Stati Uniti sono stati effettuati regolarmente a Malpensa, mentre nell’aeroporto di Fiumicino un unico volo ha registrato dei ritardi.
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