E’ successo a Gulfport, in Mississippi. Un giovane di 15 anni afroamericano è morto dopo essere stato colpito da un agente alla testa.
Secondo la polizia sarebbe stato insieme ad altri ragazzi armati, che minacciavano i passanti. La madre e alcuni testimoni invece avrebbero riferito che il giovane, morto a 15 anni per le ferite riportate alla testa, fosse disarmato. La donna è stata ammanettata all’arrivo sulla scena, così come il ragazzo una volta caduto a terra.
Secondo i media americani bisognerà far luce ancora sulla dinamica dei fatti, che risultano ancora complicati e controversi. Diverse versioni dell’accaduto, ma una sola sicurezza, quella della morte del 15enne Jaheim McMillan originario del luogo, afroamericano, colpito alla testa e deceduto dopo aver lottato per diversi gironi tra la vita o la morte.
Secondo le ricostruzioni, l’agente di polizia di Gulfport Mississippi, avrebbe arrestato Jaheim insieme a dei suoi coetanei, mentre insieme ad altri ragazzi avrebbe minacciato i passanti.
Il tutto è avvenuto in pieno giorno, nel parcheggio di un discount della cittadina, lo scorso giovedì. Un passante, in disaccordo con la versione ufficiale ha riferito che il giovane è stato ammanettato solamente una volta caduto a terra, la madre i McMillan inoltre ha riferito che il figlio non sarebbe stato armato.
L’agente avrebbe dunque ferito gravemente il giovane fuori dal negozio, e dopo che la madre Katrina Mateen si era recata sul posto per constatare le condizioni del figlio era stata anche lei ammanettata dalla polizia.
Secondo quanto affermato dal funzionario governativo Brian Switzer, e riportato dal Sun Herald, il giovane che era iscritto alla Gulfport High School, è deceduto nella mattinata di sabato, dopo due giorni di lotta tra la vita e la morte.
Il 15enne era stato trasportato per le gravi ferite all’ospedale universitario di Mobile, in Alabama. Due giorni dopo il ricovero però i medici hanno dovuto staccare il 15enne dal supporto vitale è morto sabato dopo essere stato staccato dal supporto vitale.
L’autopsia si svolgerà nella giornata di oggi, mentre la polizia di Gulfport ha fatto sapere che l’intervento delle forze dell’ordine era stato sollecitato da parte di una chiamata al 911. Qualcuno infatti ha voluto segnalare la presenza di alcuni ragazzi che, armati, avrebbero minacciato degli automobilisti.
Si potrebbero visionare nei prossimi giorni, come richiesto al momento dalla famiglia di McMillan, le videocamere di sicurezza. I genitori del ragazzo infatti sostengono che il figlio non fosse stato in possesso di alcuna arma. Altri quattro ragazzi, sospettati, sono stati mantenuti in custodia dalla polizia, la quale avrebbe confiscato armi da fuoco sulla scena lo scorso giovedì.
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