La famiglia di Keenan Anderson, insegnante afroamericano ucciso a colpi di teaser dalla polizia, ha richiesto ufficialmente un grosso risarcimento. Ecco la cifra e quello che sta succedendo negli USA.
Il 3 gennaio scorso Keenan Anderson ha perso la vita, inseguito dalla polizia di Los Angeles dopo un incidente stradale, dopo aver chiesto aiuto.
Un episodio tragico, che ha colpito la comunità afroamericana statunitense ma non solo e ora la sua famiglia ha richiesto alla polizia di LA un risarcimento milionario. La richiesta fatta dai legali della famiglia Anderson.
Keenan Anderson aveva solo 31 anni nel giorno della sua morte: insegnante, papà di un bambino di 6 anni, l’uomo di origini afroamericane era stato coinvolto in un incidente.
Dopo di che aveva chiesto aiuto agli agenti di polizia che, però, lo hanno colpito ripetutamente con un teaser.
Ora, dopo questa tragedia che ha colpito la famiglia, tramite i legali, è stato richiesto un risarcimento milionario.
Ora, dopo settimane dall’accaduto, gli avvocati per i diritti civili Carl Douglas e Ben Crump hanno presentato la richiesta per conto del figlio di Anderson, oltre che di tutta la famiglia, chiedendo alla polizia di Los Angeles ben 50 milioni di dollari.
L’avvocato Crump ha dichiarato ai media il suo desiderio, ovvero che questa causa crei un precedente serio che si spera possa cambiare il modo di agire della polizia.
Quella sera del 3 gennaio, Keenan Anderson è stato coinvolto in un incidente automobilistico, fermato così dalla polizia.
Gli agenti lo hanno trattenuto più del dovuto, nonostante lui stesse chiedendo aiuto, perché pensavano fosse sotto l’effetto di droghe o alcol, così hanno dichiarato.
Secondo il capo della polizia di Los Angeles, Michael Moore, Keenan sarebbe poi fuggito, senza rispettare gli ordini degli agenti.
Così, rincorso e preso, la polizia ha usato ripetutamente un teaser su di lui, stordendolo e portandolo poi in fin di vita: infatti, Anderson è morto 4 ore dopo all’ospedale.
Un rapporto tossicologico preliminare, fatto appunto dalla polizia, ha riportato che Keenan aveva assunto cocaina e cannabis.
Keenan Anderson era cugino di uno dei fondatori di Black Lives Matter e questo dettaglio ha influito ancora di più sull’accaduto, visto che negli USA ora sono tantissime le comunità e i cittadini che protestano per questa ennesima morte.
In queste settimane, ci sono state numerose proteste avanti al quartier generale della polizia di Los Angeles, inoltre è uscito fuori anche un video sul web molto forte.
Le immagini sono state riprese dalla body cam degli agenti e mostrano come hanno torturato Keenan, con un gomito premuto contro il collo, schiena al marciapiede e il teaser che lo colpiva.
Ma quello che è ancora più agghiacciante sono le parole del ragazzo, che dice “Stanno cercando di uccidermi come George Floyd”, l’uomo ucciso due anni fa, morte che ha scatenato le numerose proteste del Black Lives Matter.
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