Usare Facebook allunga la vita, lo sostiene una ricerca condotta presso l’Università di San Diego, in California. Unico requisito affinché ciò possa essere possibile, però, è che l’uso che si fa di Facebook sia moderato. Un atteggiamento simile a quello che si dovrebbe adottare quando si beve del vino o quando di mangiano dei dolci insomma: il consumo moderato va bene, l’eccesso decisamente no e può comportare conseguenze spiacevoli.
Gli esiti di questa ricerca che afferma che usare Facebook allunga la vita sono stati ricavati dalla comparazione dei dati clinici di almeno dodici milioni di utenti californiani del social network. La conclusione? Usare Facebook comporterebbe una probabilità di morte inferiore al 12 per cento rispetto a chi, pur essendo nato nello stesso anno come altri, non utilizza il social. Il motivo sembrerebbe di ordine psicologico: secondo William Hobbs, che è stato incaricato di coordinare lo studio, gli esiti della ricerca sarebbero una conferma ad una teoria elaborata nel 1979 da Lisa Berkman (una sociologa), in base alla quale chi gode di forti relazioni sociali avrebbe aspettative di vita più lunghe.
In base allo studio dell’Università di San Diego, quindi, le relazioni sociali reali di cui si parlava nel 1979 potrebbero in qualche modo essere paragonate a quelle virtuali (in parte o del tutto) che si vivono oggi, nel 2016. Usare Facebook non è però l’unico criterio per stabilire se la vita venga allungata o meno, come è logico che sia. E se le relazioni sociali intessute possono far molto a livello psicologico, altri fattori possono incidere sul risultato, come ad esempio le differenze sociali ed economiche di chi utilizza Facebook.