Usavano le tessere che permettono di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici di persone ormai decedute. Sono oltre 12mila gli abbonamenti dei defunti denunciati dalla Gtt perchè continuavano a essere utilizzati da ‘portoghesi’ che così evitavano di pagare il biglietto sulla metro o sul tram. La procura di Torino, che ha aperto un’inchiesta sul caso dopo due esposti presentati dalla Gtt, ha indagato undici persone. Gruppo torinese trasporti ha segnalato alla polizia giudiziaria anomalie riguardo a 13mila e 14 tessere rilasciate, rispetto a 122mila e 521 verificate. Oltre ai 12mila e 65 abbonamenti intestati a persone morte, la Gtt ha rilevato l’uso di altre 949 tessere, che sono risultate di cittadini emigrati fuori dalla Regione Piemonte.
Lo scorso 6 novembre il direttore legale di Gtt Gabriele Bonfanti si era presentato in procura e aveva richiesto all’autorità giudiziaria di procedere sull’uso di migliaia di abbonamenti rilasciati o a disabili o a titolari di pensione minima Inps. Fondamentali per le indagini avviate dal procuratore aggiunto Gabriella Viglione e in seguito condotte dal sostituto Giancarlo Avenati Bassi sono state le telecamere di sorveglianza installate presso le stazioni meto e ferroviarie cittadine. Si sono visti così i volti dei truffatori, a cui è stato possibile dare un nome attraverso la comparazione delle immagini con le foto di familiari dei titolari deceduti o emigrati. Le indagini sono ancora in corso. Per il rilascio gratuito delle tessere il Fondo della Regione Piemonte ha erogato per l’anno 2013 un milione e 817 mila e 606 euro.
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