Approvati i nuovi vaccini contro la variante Omicron. A dare il via libera è l’EMA l’agenzia europea per il farmaco. Si tratta dei vettori aggiornati di Pfizer-Biontech (Comirnaty) e di Moderna (Spikevax) contro la variante Omicron di Covid-19. In Italia bisognerà aspettare il sì dell’Aifa.
Il prossimo 5 Settembre anche qui da noi l’Aifa l’agenzia italiana del farmaco dovrà dare il proprio parere nei confronti dei nuovi sieri contro la variante Omicron.
Questi nuovi prodotti sono destinati a persone con più di dodici anni e che hanno ricevuto almeno un trattamento con i precedenti vaccini. Gli studi condotti dall’Ema dimostrano che i due sieri sono in grado di innescare una forte risposta immunitaria.
Da qui il lasciapassare dell’agenzia nei confronti di questi due vettori aggiornati. In particolare oltre a garantire efficienza immunitaria nei confronti del ceppo originale Sars, garantiscono una risposta maggiore e più efficace proprio nei confronti della variante Ba.1.
Proprio rispetto a quanto dichiarato dall’agenzia europea per il farmaco, l’Unione europea invita i propri stati membro a pianificare le campagne vaccinali. Questo per non dover fronteggiare una nuova ondata di Covid.
L’appello arriva direttamente dalla commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides. Suo, infatti, l’invito agli stati membro a pianificare campagne di vaccinazione.
Con riferimento sia alla vaccinazione primaria che alla prima dose con i nuovi vaccini aggiornati, questi ultimi capaci di immunizzare contro la variante Omicron la più diffusa al momento.
Spiega poi la stessa commissaria alla salute che la Commissione presenterà, nelle prossime settimane, ulteriori azioni sia per quanto riguarda le strategia di vaccinazione ma anche varando nuove misure per evitare un’ondata di Covid in autunno e inverno.
Nel frattempo in Italia, in attesa che l’Aifa si pronunci, il Ministro della Salute, Roberto Speranza si dice fiducioso. L’arrivo di questi nuovi vettori si ipotizza già nelle prime settimane di Settembre.
In Italia i dati continuano ad essere confortanti ma resta alta l’attenzione sul rischio di possibili “ondate” per la ripresa delle attività lavorative e per il ritorno a scuola.
A destare lieve preoccupazione sono anche il decadimento di ulteriori obblighi di tutela come ad esempio la scomparsa della mascherina anche sui mezzi pubblici dal 30 settembre.
Intanto la tanto temuta variante Centaurus non desta più le preoccupazioni iniziali. Tanto è vero che in tutta Europa oramai viene classificata come “variante di interesse”. Nei primi giorni della sua comparsa date le sue potenzialità era definita “variante di preoccupazione”.
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