Vaccini e autismo: ritirato lo studio che li mette in relazione

vaccini e autismo ritirato lo studio che li mette in relazione

Lo studio che mette in relazione i vaccini e l’autismo è stato ritirato. I ricercatori della University of British Columbia in Canada avevano pubblicato il documento su vaccini e autismo lo scorso 5 settembre, sostenendo che un elemento presente nei vaccini, ossia l’alluminio provocasse i sintomi dell’autismo nei topi. Addirittura uno degli stessi autori ha confermato i dubbi della comunità scientifica ammettendo che nella ricerca erano stati fatti tanti errori, che i dati pubblicati nello studio erano stati modificati prima della pubblicazione per interessi economici di parte.

I VACCINI CAUSANO AUTISMO?
I risultati dello studio canadese portavano alla conclusione che i vaccini, a causa di un componente, avevano effetti collaterali nei topi, ossia sintomi simili all’autismo. Ma a poco più di un mese dalla pubblicazione della ricerca, gli stessi autori hanno appena ritrattato il proprio studio, che di fatto collegava l’alluminio presente nei vaccini alla comparsa dell’autismo nei topi. Ossia la quantità di alluminio presente nel vaccino era causa di neurotossicità e neuroinfiammazione. Eppure è da tempo che gli esperti dicono che non sembra esserci correlazione tra autismo e vaccini, da quando nel 1998 il medico inglese Andrew Wakefield, che sosteneva tale tesi, venne poi radiato dall’ordine.

VACCINI E AUTISMO: RIVELAZIONE SULLO STUDIO-BUFALA

Christopher Shaw e Lucijia Tomljenovic sono i due autori recente ricerca canadese sui vaccini pubblicata sul Journal of Inorganic Biochemistry il 5 settembre scorso, ma uno dei due studiosi dell’Università della British Columbia di ha dichiarato alla Cbc News che i dati presenti nel documento sono stati falsificati. Da chi e perché resta un mistero. Lo studioso ha infatti sostenuto che dati e immagini sono stati manipolati a sua insaputa e non c’è modo di sapere altro, in quanto i dati originali citati nello studio sono ora inaccessibili da parte dell’università che adotta una politica di privacy molto ristretta in materia di ricerca scientifica.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/salute/2017/09/08/vaccini-falsi-miti-da-sfatare-a-cui-molti-credono/183481/” testo=”MITI DA SFATARE SUI VACCINI, LE BUFALE A CUI TANTI CREDONO”]

La comunità scientifica che ha analizzato la ricerca ha trovato nel documento non solo degli errori di metodo, ma anche statistiche e dati manipolati probabilmente per interessi economici di parte. Le principali critiche riguardano l’aver fatto riferimento a studi non attendibili perché superati; l’uso di strumenti statistici non accurati; l’aver iniettato nei topi una dose di vaccino che non corrisponde a quella usata nei bambini; l’aver effettuato la puntura del vaccino sottopelle e non nel muscolo, come normalmente si fa; infine la manipolazione delle immagini che correlano la relazione tra vaccini e autismo. Inoltre l’accusa più imbarazzante era quella di essere stati finanziati da associazioni no vax e free vax.

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Alla luce di questo, Shaw ha chiesto il ritiro della ricerca dalla rivista, notificandolo all’università. In pratica è come se questo studio che mette in relazione vaccini e autismo non fosse mai stato pubblicato.

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