Novità sui vaccini obbligatori: in Veneto è stata approvata una moratoria che permette ai genitori degli alunni di presentare i documenti necessari all’iscrizione a scuola entro l’anno scolastico 2019-2020. La Regione Veneto ha approvato il decreto sulle iscrizioni scolastiche per i bambini che non hanno ricevuto i vaccini obbligatori, nonostante le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che aveva fermamente sostenuto l’impossibilità di eccezioni in merito.
In Veneto, in attesa della Corte costituzionale, alla quale Luca Zaia ha chiesto una sospensiva della legge sulle vaccinazioni obbligatorie, in definitiva si seguirà, per i prossimi due anni, un decreto firmato dal direttore dell’Area Sanità e Sociale Domenico Mantoan, che aggira la legge nazionale.
VACCINI OBBLIGATORI: LO STRAPPO DEL VENETO
I bambini del Veneto potranno iscriversi comunque alle scuole d’infanzia, anche se non hanno ricevuto le vaccinazioni obbligatorie per legge, sia per l’anno scolastico 2017-2018 che per il 2018-2019. In pratica i genitori dei bambini non immunizzati potranno sì essere multati dall’Usl ma i bambini verranno comunque fatti entrare negli asili nido e nelle scuola materne, nonostante la legge nazionale imponga l’esclusione ai bimbi non vaccinati.
COSA DEVONO FARE I GENITORI?
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha commentato la moratoria sull’obbligo vaccinale decisa dalla Regione Veneto:
“Ci riserviamo tutte le azioni di nostra competenza, il decreto del Veneto non è sostenibile. Se derogano di 2 anni, si assumono la responsabilità di eventuali epidemie”. Sulla stessa linea il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli: “Senza certificato non si potrà frequentare. Il Veneto si assume responsabilità improprie di non applicare una legge”.
In Veneto, quindi, tutti i bambini, anche quelli non vaccinati, potranno iscriversi e frequentare le scuole. I genitori rischiano di pagare la sanzione (da 100 a 500 euro) ma non c’è il divieto di iscrizione.
LA LEGGE SUI VACCINI OBBLIGATORI PER L’ISCRIZIONE A SCUOLA
A livello nazionale, invece, i bambini potranno accedere agli asili e alle materne solamente se muniti della documentazione che prova l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie o l’avvenuta immunizzazione alle malattie indicate. Oppure il differimento della vaccinazione per motivi di salute o l’autocertificazione con la richiesta di vaccinazione, con l’obbligo di integrare i documenti necessari entro il 10 marzo 2018.
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