Dal prossimo anno i vaccini obbligatori si estendono a insegnanti e personale ATA. E’ stato approvato l’emendamento che prevede l’estensione dei vaccini obbligatori anche a operatori sanitari, sociosanitari e scolastici (quindi insegnanti e personale ATA), a partire dall’anno 2018. Il decreto legge sui vaccini, al vaglio della Commissione Sanità del Senato, ha dunque subito alcune modifiche, come la riduzione dei vaccini obbligatori da 12 a 10, +4 vaccini ‘consigliati attivamente’; e la riduzione delle sanzioni per i genitori che non vaccinano i figli, con multe che vanno da 500 euro a 3.500, contro i 7.500 euro iniziali.
Inoltre, viene tolto dal testo il possibile ricorso al Tribunale dei Minori per chiedere la revoca della patria podestà in caso di reiterata mancanza di risposta dei genitori alle sollecitazioni delle Asl.
VACCINI OBBLIGATORI: DIMINUISCE IL NUMERO
Tra le modifiche al testo del decreto sui vaccini c’è la diminuzione del numero delle vaccinazioni da fare agli under 18: da dodici i vaccini obbligatori diventano 10: l’esavalente, che si fa intorno al terzo mese di vita, difterite, tetano, pertosse, emofilo, polio ed epatite B. Poi la varicella e rosolia, pertosse e morbillo. Altra novità nel testo riguarda la tipologia di somministrazione delle vaccinazioni, che potrà avvenire anche in farmacia, a cura di medici con la collaborazione degli infermieri.
VACCINAZIONI OBBLIGATORIE PER DOCENTI E PERSONALE SCOLASTICO
Per quanto riguarda l’obbligo di vaccinarsi per gli operatori sanitari, sociosanitari e scolastici (docenti e personale ata) se ne riparlerà nel 2018. Il testo del decreto sui vaccini obbligatori è stato infatti rimandato alla Commissione Bilancio per accertare la copertura finanziaria.
Federico Gelli, componente della Commissione Affari Sociali della Camera, commenta così il testo del decreto vaccini elaborato dalla Commissione Sanità del Senato: “E’ un ottimo punto di equilibrio. Da una parte, con l’introduzione dell’obbligo, rispondiamo in maniera tempestiva ed efficacie all’emergenza in atto per il morbillo, contrastando anche il calo delle coperture vaccinali contro altre malattie terribili come la difterite e la poliomielite. Dall’altra, con l’introduzione delle 4 vaccinazioni consigliate per meningococco B e C, pneumococco e rotavirus, rafforziamo con norma di legge le raccomandazioni già previste dal Nuovo Piano Nazionale vaccini. Le sanzioni sono state ridotte, così come è sparito ogni riferimento alla possibile perdita della patria potestà. Si è poi rafforzata la farmacovigilanza con la previsione di una commissione tecnico-scientifica composta da esperti indipendenti. Bene anche la possibilità di estendere le vaccinazioni alle farmacie in modo da aiutare le Asl nel loro compito. Ora manca un ultimo tassello. Non possiamo lasciarci sfuggire l’opportunità di estendere l’obbligo vaccinale anche agli operatori sanitari e scolastici. Spero che la prossima settimana questo obiettivo possa essere raggiunto. A quel punto, credo che l’ottimo lavoro portato avanti dai colleghi del Senato verrà confermato anche alla Camera”, ha concluso.
Le modifiche al testo sui vaccini non soddisfano tuttavia il Veneto, che già aveva annunciato un ricorso costituzionale contro il decreto.
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