Novità sull’argomento vaccini: la commissione Sanità del Senato sta discutendo l’alleggerimento del decreto sulle vaccinazioni obbligatorie in modo tale da ridurre da 12 a 10 il numero dei vaccini non opzionali. E’ quanto previsto da un emendamento presentato dalla relatrice del provvedimento sui vaccini, Patrizia Manassero del Pd e sostenuto da Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Sanità del Senato. In tal modo i vaccini obbligatori per legge passano da 12 a 10: quindi i vaccini anti-meningococco B e C diventano ”solo” raccomandati nonché gratuiti all’interno del Piano vaccini nazionale. Inoltre il ministero della Salute, a 3 anni dalla data di entrata in vigore della legge, potrà stabilire la fine dell’obbligatorietà per una o più vaccinazioni. Vediamo le novità.
NOVITA’ VACCINI
La proposta di emendamento al comma 1 dell’articolo 1 del decreto sui vaccini elimina dal novero dell’obbligatorietà le vaccinazioni per i minori di età compresa tra zero e 16 anni contro il meningococco, l’anti-meningococcica B e l’anti-meningococcica C. Resterebbe invariato, invece l’obbligo per anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.
Oltre alla riduzione del numero di vaccinazioni, l’obbligatorietà dei vaccini sarebbe da riconsiderare dopo i primi tre anni dalla legge. Altra novità riguarda le multe nei confronti nei genitori che non vaccinano i figli, che saranno riviste e alleggerite, così come sarà ridiscusso il pericolo di perdere la patria potestà.
EMENDAMENTO RIDUCE I VACCINI OBBLIGATORI
“Il comma 1 – spiega De Biasi a proposito dell’emendamento – viene così modificato: obbligatorietà per l’esavalente e per i vaccini anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella; l’obbligatorietà sarà per 3 anni fino al raggiungimento della copertura vaccinale di sicurezza, passati i 3 anni si rivaluterà sulla base del monitoraggio degli esiti. I vaccini contro il meningococco B e C – continua – ritornano raccomandati e gratuiti all’interno del Piano vaccinale nazionale”.
Per il vaccino anti-morbillo, l’anti-rosolia, l’anti-parotite e l’anti-varicella, l’emendamento prevede una rivalutazione dell’obbligo: si introduce cioè una verifica dopo 3 anni dall’entrata in vigore della legge per accertare il livello di copertura vaccinale raggiunto. Se ottimale, per queste vaccinazioni l’obbligatorietà può essere sospesa.
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“Ritengo che sia una soluzione che innova e che, associata alle altre proposte tra cui il rafforzamento della farmacovigilanza e l’istituzione dell’anagrafe vaccinale, rappresenta un elemento di sicurezza per la salute dei minori e di tranquillità per le famiglie – conclude De Biasi – e dà un impulso di lavoro al Ssn in tutte le sue articolazioni a partire dalle Regioni”.
IL NO DI LORENZIN ALL’EMENDAMENTO TAGLIA VACCINI
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è espressa contrariamente a questa decisione della commissione Sanità del Senato, poiché crede che il decreto sui vaccini approvato sia perfetto e non abbia bisogno di modifiche poiché è stato proposto ”sulla base di dati scientifici”.
La Commissione si riunirà di nuovo martedì 4 luglio per proseguire l’esame del decreto sui vaccini obbligatori.
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