Ieri, giovedì 18 marzo, è arrivato l’ok da parte dell’Ema al vaccino AstraZeneca. Dopo lo stop, durato tre giorni, la somministrazione del vaccino dell’azienda anglo svedese può ripartire.
Nel nostro Paese, la campagna vaccinale con il prodotto AstraZeneca ripartirà da oggi, venerdì 19 marzo, alle ore 15. Il semaforo verde al vaccino è arrivato, inoltre, anche dall’Aifa, oltre che dal premier Mario Draghi e dalle varie Regioni per la ripresa a partire dal pomeriggio di oggi.
“Sono venute meno le ragioni alla base del divieto d’uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo 2021” ha spiegato Aifa. Quindi, via libera alla ripresa delle somministrazioni del vaccino AstraZeneca.
AstraZeneca, attraverso una nota, ha ribadito che non c’è “un aumento del rischio generale di trombosi con il vaccino anti-Covid” la loro prodotto. E che, quindi, “continuerà a lavorare a stretto contatto con le autorità sanitarie per garantire un uso appropriato del vaccino anti Covid-19”
In Italia sono circa 200mila le persone che hanno saltato la prima somministrazione del vaccino AstraZeneca a causa del blocco precauzionale. Il rallentamento, però, come riportato da Il Sole 24 ore, secondo fonti di palazzo Chigi, sarà riassorbito entro due settimane.
L’incognita, al momento, è quella sulle rinunce da parte di chi avrebbe diritto alla somministrazione della dose di vaccino AstraZeneca. Molti, infatti, potrebbero decidere di disdire o di non presentarsi. Questa situazione, come spiegato da Il Sole 24 Ore, dovrà essere gestita dalle Asl, che dovranno evitare rallentamenti nella campagna vaccinale. Questo problema potrebbe essere “arginato” creando una sorta di “lista d’attesa”, con nomi alternativi da convocare in tempi stretti nel caso in cui la persona che dovrebbe vaccinarsi non si presenti all’appuntamento per la somministrazione del vaccino anti Covid.
Mentre ripartono le somministrazioni del vaccino AstraZeneca, Ursula von der Leyen, presidente della commissione UE, attraverso La Repubblica, ha fatto sapere che saranno difesi i contratti sui vaccini e ha annunciato che l’azienda anglo svedese sarà “messa in mora” per i ritardi sulle consegne. Inoltre, la presidente si è detta “estremamente fiduciosa” per quanto riguarda la vaccinazione del 70% della popolazione entro l’estate. Inoltre, secondo quanto emerso, non ci sarebbe una chiusura nei confronti del vaccino russo Sputnik, che potrebbe così diventare un altro valido alleato nella lotta al Coronavirus.
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