È arrivata oggi, martedì 23 febbraio, un’ottima notizia per il proseguimento della campagna vaccinale in Italia. Il vaccino anti Coronavirus prodotto da AstraZeneca potrà essere utilizzato anche per la fascia d’età tra i 18 e i 65 anni. L’unica eccezione, in questo caso, riguarderà i soggetti “estremamente vulnerabili”.
Questo è quanto previsto “sulla base di evidenze scientifiche” dalla circolare, firmata da Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del dicastero, e pubblicata dal ministero della Salute e aggiornata con le modalità di somministrazione del vaccino di AstraZeneca.
Il documento sul vaccino AstraZeneca
Le indicazioni sul vaccino, pubblicate nella circolare del ministero della Salute, fanno seguito alle raccomandazioni internazionali che contengono i pareri del gruppo SAGE, la Stategic Advisory Group of Expert, e dell’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre che ovviamente alle precisazioni dell’Iss, il Consiglio Superiore di Sanità.
Nella circolare si legge che, a seguito del parere della commissione tecnico-scientifica dell’Aifa, è indicata “la possibilità di utilizzo del vaccino Covid-19 ‘Vaccine AstraZeneca’ nella fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni, ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili”.
Nel testo viene inoltre spiegato che le indicazioni sono “rafforzate da nuove evidenze scientifiche” che evidenziano “stime di efficacia del vaccino superiori a quelle precedentemente riportate”. Inoltre, sono presenti anche dati che riguardano “l’immunogenicità in soggetti di età superiore ai 55 anni”, oltre alle raccomandazioni internazionali, come già detto, di SAGE e Oms.
Quindi, come riportato nel documento del Ministero della Salute, il vaccino prodotto da AstraZeneca potrà essere somministrato “fino ai 65 anni, compresi i soggetti con condizioni che possano aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19”. Chiaramente, senza quella “connotazione di gravità riportata per le persone definite estremamente vulnerabili”.
La somministrazione del vaccino AstaZeneca negli altri Paesi dell’Unione Europea
Sia in Germania che in Francia il vaccino di AstraZeneca è raccomandato per i soggetti di età compresa tra i 18 e i 64 anni. Mancano invece ancora i dati per i pazienti over 65, per i quali la somministrazione è ancora sconsigliata.
In Svizzera, invece, non è ancora stato autorizzato il vaccino AstraZeneca a causa dell’insufficienza di dati forniti fino ad ora. Seguono “l’esempio” della Svizzera anche Polonia e Svezia, che per il momento non somministreranno il vaccino dell’azienda anglo-svedese alle persone più anziane.
Lo studio britannico
Secondo uno studio britannico condotto dai ricercatori dell’università di Edimburgo e Glasgow, sia il vaccino di AstraZeneca che quello di Pfizer sono efficaci per prevenire il rischio di contagi gravi da Coronavirus, anche solo dopo una dose. Secondo quanto emerso, inoltre, il vaccino AstraZeneca sarebbe risultato più efficace di quello di Pfizer.
Il dato è stato ottenuto comparando le persone vaccinate e, secondo quanto emerso, c’è stato un calo del 94% dei ricoveri in ospedale di chi ha ricevuto la prima dose del vaccino dell’azienda anglo-svedese. Il dato per quanto riguarda Pfizer, invece, è all’85%.