Per 1 milione e 800mila italiani, tra operatori sanitari e ospiti delle Rsa, sarà possibile vaccinarsi a partire dal 15 gennaio. Ma il passaggio necessario per l’avvio della campagna di vaccinazione sarà l’approvazione dell’Ema, agenzia europea del farmaco, prevista per il 29 dicembre per il vaccino Pfizer-BioNTech e per il 12 gennaio nel caso di Moderna. Intanto, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ipotizza l’obbligatorietà della vaccinazione, qualora si rivelasse bassa la percentuale di cittadini che deciderà di vaccinarsi.
Sileri: “Obbligatorio, se si vaccina solo il 30%”
“Io credo che la popolazione richiederà la vaccinazione e non ci saranno problemi“, ha afferma Sileri nel corso della puntata di Agorà su Rai3. “Ma se dopo un anno si sarà vaccinato solo il 30% della popolazione, allora qualche forma di obbligatorietà sarà necessaria“, continua il viceministro della Salute, che ribadisce l’impossibilità di vaccinare 30 milioni di italiani in un mese. E aggiunge: “questo vuol dire che dobbiamo continuare a convivere con il virus“.
Le ragioni dietro la diffidenza
Secondo Sileri, non possiamo permetterci che il virus continui a circolare e, per questo motivo, l’obbligo in caso di mancata vaccinazione volontaria potrebbe rendersi necessario. “Se oggi c’è qualche no-vax, secondo il quale vaccinarsi non serve dopo 60-70mila morti, mi dispiace per lui“, prosegue il viceministro della Salute, spiegando come la diffidenza verso la vaccinazione da parte degli italiani sia legata anche al fatto che “se ne parla male e se ne parla con i dubbi“.
Una primula come simbolo della campagna
Secondo il commissario straordinario Arcuri, sta per iniziare la più grande campagna di vaccinazione di massa: a metà gennaio saranno 300 i punti di somministrazione, che aumenteranno fino a 1500 in fase avanzata. Il simbolo ideato dall’architetto Stefano Boeri sarà una primula, che darà forma anche ai nuovi padiglioni progettati per la somministrazione del medicinale: un’architettura che trasmetta serenità e rigenerazione. “Due giorni fa abbiamo lanciato la chiamata per chiedere a 3mila medici e 12mila infermieri di darci una mano in questa campagna, di andare a popolare questi fiori che riempiranno le piazze italiane“, ha aggiunto Arcuri.