In Gran Bretagna è ufficialmente iniziata la campagna di vaccinazioni anti Covid. I primi a sottoporsi alla profilassi sono stati una donna di 91 e William Shakespeare, un uomo di 80 anni, ma l’autorità nazionale di controllo sui farmaci (Mhra) ha comunicato oggi, 9 dicembre, che il vaccino non sarebbe sicuro per tutti. Chi abbia alle spalle una storia di “significative reazioni allergiche“, infatti, non si dovrebbe sottoporre a vaccinazione anti Covid.
L’indicazione del Mhra è arrivata a seguito di due casi (su un totale di un centinaio di pazienti) di reazioni allergiche al medicinale di Pfizer/Biontech nel Regno Unito. “Non voglio pregiudicare il lavoro dei nostri esperti sui vaccini di Pfizer e Moderna, ma posso anticipare che la visione preliminare dei dati che abbiamo ricevuto il primo dicembre è positiva per quanto riguarda efficacia e sicurezza“, è quanto spiegato dalla direttrice dell’Ema, Emer Cooke in un’intervista a Repubblica. Cooke ha spiegato anche che “Probabilmente ci esprimeremo il 29 dicembre per Pfizer e il 12 gennaio per Moderna“.
“Dobbiamo ancora controllare la qualità della catena di produzione e la capacità delle aziende di preparare il rimedio su larga scala. Su questi aspetti i nostri esperti hanno domandato informazioni addizionali, così come abbiamo chiesto ulteriori dettagli sulla sicurezza. È uno scambio di informazioni costante, che svolgiamo su base giornaliera“, ha aggiunto Cooke, che comunque assicura: “In Europa il processo di autorizzazione è indipendente, non ci sentiamo sotto pressione politica”.
“La pressione semmai è scientifica perché vogliamo essere certi di fare il meglio per i cittadini“: prosegue Cooke, “con l’autorizzazione predisporremo misure stringenti di monitoraggio su tutta la popolazione, inclusi gli anziani“.
“I produttori dovranno farci rapporto su qualsiasi evento negativo e ogni mese dovranno inviarci i dati sull’andamento delle vaccinazioni. Così potremo capire se eventuali casi sono legati alla vaccinazione“. Saranno le autorità nazionali, quindi, ha predisporre il piano di vaccinazioni e l’ordine con cui la popolazione potrà avere accesso ai farmaci, “Ma dobbiamo dire subito che il vaccino non è una bacchetta magica, la popolazione dovrà continuare a seguire tutte le restrizioni come mascherina, igiene e distanziamento perché all’inizio non ci saranno dosi per tutti e anche dopo, ancora per un certo periodo, fino a quando l’impatto del vaccino non sarà del tutto chiaro“.
Intanto nei laboratori europei procede il percorso di approvazione del vaccino AZD1222, sviluppato da AstraZeneca e dall’Università di Oxford. Questo secondo farmaco, la cui efficacia dimostrata si aggira intorno al 62%, deve essere somministrato in due dosi per arrivare al 90% di copertura a Covid. Il vaccino di AstraZeneca, secondo la rivista Lancet, sarebbe quindi efficace nella prevenzione del virus senza episodi di reazioni gravi e senza ricoveri oltre 21 giorni dopo la prima iniezione.
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