Vaccino trivalente e autismo: esiste una correlazione?

Potrebbe esserci il vaccino trivalente dietro la determinazione di sintomi di autismo riscontrati in alcuni bambini che hanno subito l’immunizzazione. In realtà da questo punto di vista non arriva nessuna conferma scientifica e la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità nega che ci possa essere una correlazione. Eppure l’ipotesi continua ancora a serpeggiare, tanto che il caso è approdato perfino nelle aule giudiziarie. Il tribunale di Trani ha aperto un’indagine contro ignoti, in modo che si possano portare avanti degli accertamenti e riuscire a riscontrare se ci sia un legame tra la somministrazione del vaccino e l’insorgenza di autismo e diabete.

Che cos’è il vaccino trivalente

Il vaccino trivalente è chiamato in questo modo, perché serve a prevenire tre malattie: il morbillo, la parotite e la rosolia. E’ disponibile gratuitamente per tutti coloro che volessero farne uso e il Ministero della Salute ne raccomanda l’utilizzo. Dalle conferme che sono arrivate dalla ricerca scientifica, si è visto che questo tipo di vaccinazione riuscirebbe ad essere ben tollerata dai bambini. Poche sarebbero anche le controindicazioni. Rientrano fra queste dei lievi effetti collaterali, che comunque durano molto poco. Si possono manifestare un certo rossore e del gonfiore sul punto in cui è stata fatta l’iniezione. Può comparire la febbre o si possono manifestare delle macchie sulla pelle. Altri effetti possono essere costituiti dall’ingrossamento dei linfonodi e dal gonfiore alle articolazioni.

L’autismo

Già nel 2012 il tribunale di Rimini ha condannato il Ministero della Salute ad un risarcimento nei confronti di una famiglia di un bambino, che avrebbe sviluppato autismo proprio dopo l’immunizzazione messa in atto dal vaccino trivalente. Con l’intervento del tribunale di Trani, si riapre una questione complessa, che è stata dibattuta nel corso degli anni. Il caso è affidato alla magistratura, la quale avrebbe intenzione di svolgere delle indagini molto precise in questo senso, coinvolgendo anche le case farmaceutiche e il Ministero.

In particolare verranno presi in considerazione tutti i casi sospetti che sono stati riscontrati negli ultimi 5 anni. Il tutto è stato avviato dopo la denuncia arrivata da parte dei genitori di due bambini, ai quali è stata diagnosticata una sindrome autistica ad insorgenza post-vaccinale. Secondo l’Oms, analizzando i dati disponibili fino a questo momento, non ci sarebbero conferme che possa esserci un legame di questo tipo.

Soltanto alcuni studi inglesi del 1998 suggerivano una tale ipotesi, che poi è risultata completamente falsa. Gli stessi pediatri affermano che non esiste una correlazione fra vaccino infantile e autismo e continuano ad affermare la validità dei vaccini come formidabili strumenti di prevenzione. Giovanni Corsello, presidente della società italiana di pediatria, ha chiarito l’intenzione di avviare una campagna di sensibilizzazione, che avrà come partner proprio il Ministero della Salute.

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