Il Ministero della Salute ha ufficialmente dato il via alla somministrazione in Italia del vaccino contro il vaiolo delle scimmie. Sono state dettate le regole alle singole regioni per poter avviare questa nuova campagna vaccinale.
Le prime indicazioni del Ministero della Salute in relazione a questo nuovo vaccino fanno riferimento alla popolazione che potrà essere immunizzata da questa nuova infezione.
Certamente in prima fila ci sono i “soggetti a rischio“, seguendo come indicazione che le zone maggiormente colpite avranno la precedenza sulle altre.
Le regioni che hanno registrato i numeri più alti sono attualmente: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto.
Per quanto riguarda il vaccino, sappiamo che verrà utilizzato il siero Imvanex, già utilizzato in passato per il vaiolo.
Vediamo come si stanno organizzando le regioni per questa nuova campagna vaccinale.
In aggiunta al vaccino contro il vaiolo, già esistente, ora in Italia si inizierà a inoculare un nuovo siero contro il vaiolo delle scimmie.
Questa variante della vecchia infezione circola ormai da diverso tempo e si sta diffondendo velocemente.
Questa volta però l’Italia, dopo il periodo di pandemia da Covid, parte prima con la campagna vaccinale.
Imvanex è il vaccino che verrà utilizzato, che è lo stesso utilizzato per il vaiolo.
A comunicarlo è una circolare inoltrata dal Ministero della Salute a tutte le regioni d’Italia.
La carta riporta tutte le indicazioni e le modalità da seguire per somministrare il vaccino alla popolazione italiana.
Si dà il via all’operazione di inoculazione del vaccino alla popolazione per essere immunizzata.
Si parte con un ordine ben chiaro da dover seguire e rispettare. Nella prima fase infatti si darà la priorità alle regioni con un numero maggiore di casi registrati.
La prima regione italiana a ricevere le dosi infatti sarà la Lombardia, che ad oggi presenta 269 contagi, di cui 198 nella città di Milano.
A quanto pare inoltre, da come si può leggere nella circolare, questa campagna vaccinale non sarà di massa, poiché non è stato ritenuto necessario.
Sempre in questa prima fase, si darà la precedenza a tutti quei soggetti ritenuti fragili e quindi più a rischio. Sono inoltre da preservare le persone gay, i transgender e i bisessuali, in quanto hanno rapporti sessuali con uomini.
Per quanto riguarda invece il personale, riceveranno la somministrazione i soggetti che lavorano in laboratorio, poiché potrebbero avere un‘esposizione diretta con il vaiolo delle scimmie.
Infine, per i soggetti non vaccinati al vaiolo, verranno somministrate due dosi, da 0,5 mL l’una, facendo intercorrere tra le due almeno quattro settimane.
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