Vaiolo delle scimmie, in Italia scatta la psicosi: le parole dell’esperto sullo scenario attuale nel Paese e su come l’emergenza Covid abbia innescato un fenomeno “atteso” come quello dell’aumentata richiesta di consulenza medica per paura di aver contratto l’infezione.
L’emergenza Covid può dirsi archiviata, almeno nella sua fase più cruda e critica, ma ora è il vaiolo delle scimmie a tenere banco tra salotti televisivi, carta stampata, web e ambulatori medici. L’effetto psicosi inizia a mordere una parte del Paese e c’è chi si allarma davanti alla presenza di sintomi che ritiene “sospetti”. Ne parla l’esperto a Adnkronos Salute.
Nonostante le rassicurazioni di organizzazioni sanitarie internazionali e degli stessi esperti di malattie infettive, il vaiolo delle scimmie preoccupa una fetta sempre più ampia della popolazione e, alla luce delle incertezze maturare in seno all’emergenza Coronavirus, scatta una fisiologica corsa al consiglio medico.
Sempre più cittadini si recano presso l’ambulatorio del proprio medico di base o al Pronto soccorso sospettando di aver contratto la malattia. Un “fenomeno atteso”, secondo quanto ha spiegato a Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di Malattie infettive e tropicali (Simit), destinato ad aumentare di proporzioni nelle prossime settimane.
Al momento non sono stati registrati nuovi casi di vaiolo delle scimmie in Italia, dopo i tre individuati pochi giorni fa nel Lazio e un quarto in Toscana. Secondo quanto dichiarato dal professore Andreoni ai microfoni dell’agenzia di stampa, l’incremento di accessi ad ambulatori e Pronto soccorso per paura di avere sintomi riconducibili all’infezione è
“un fenomeno atteso quando si parla di malattie emergenziali”
A detta dell’esperto, quindi, si sarebbe in presenza di una mera suggestione collettiva. La situazione attuale è sotto osservazione e costante monitoraggio, ma non desta allarme e questo è quanto ribadito, a più riprese, dagli esperti fin dall’esordio dei contagi in Europa.
Via Twitter, poche ore fa l’assessore regionale della Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha spiegato che finora nella Regione sono 15 le persone in isolamento, mentre restano 3 i ricoverati (compreso il “paziente zero”) trattati allo Spallanzani di Roma e in buone condizioni cliniche.
Il quarto caso individuato poche ore fa in Toscana sarebbe stato confermato e riguarderebbe un 32enne di ritorno dalle Canarie. L’uomo sarebbe stato preso in carico ad Arezzo.
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