L’Organizzazione mondiale della Sanità dichiara finita l’emergenza sanitaria del vaiolo delle scimmie, ma non si può abbassare la guardia.
L’emergenza sanitaria internazionale da vaiolo delle scimmie è finita. L’ha dichiarato l’Organizzazione mondiale della Sanità durante una conferenza stampa inaugurata dal direttore generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus. L’avvertimento, però, è chiaro, non si può ancora abbassare la guardia.
L’OMS dichiara finita l’emergenza del vaiolo delle scimmie
Secondo quanto dichiarato dall’Organizzazione mondiale della Sanità in sede di conferenza stampa, possiamo ritenere chiusa la situazione di emergenza sanitaria globale riguardante il vaiolo delle scimmie. Si tratta di una notizia rassicurante, ma non bisogna cullarsi.
Ghebreyesus ha infatti avvertito che non è ancora il momento di abbassare la guardia. Alla stregua del Covid-19, il fatto che sia cessata l’emergenza internazionale per la patologia non significa che non sia più pericolosa per la salute umana.
Per questo, la conferenza stampa è stata utile a sottolineare l’importanza di continuare a monitorare la situazione a livello globale, come si continuerà a fare con il Covid-19. Sorvegliati speciali i soggetti portatori di HIV e gli uomini che hanno rapporti omosessuali. Queste sono infatti le categorie in cui è stata registrata una maggiore incidenza di casi di vaiolo delle scimmie.
Vaiolo delle scimmie, un’emergenza durata quasi un anno
Era il 23 luglio 2022 quando, mentre vivevamo ancora gli strascichi dell’incertezza da Covid, l’OMS aveva annunciato che il vaiolo delle scimmie era un’emergenza sanitaria a livello internazionale. La patologia, rinominata a novembre mpox, è causata dal monkeypox virus. Il virus proviene dalla stessa famiglia del vaiolo, la Poxviridae.
E proprio durante l’estate dello scorso anno il vaiolo delle scimmie si è pericolosamente diffuso in diverse zone del mondo in cui non era considerato una malattia endemica. I Paesi con il più alto numero di casi sono stati quelli europei e del continente americano.
Per quanto riguarda l’incidenza sulla popolazione, il maggior numero di casi ha riguardato pazienti maschi in un’età compresa tra i 18 e i 50 anni. In particolare, è stata notata un’incidenza notevole e in misura maggiore tra gli uomini che hanno rapporti omosessuali. In ogni caso, il virus ha colpito in misura diversa anche le donne, così come altre categorie di persone.
Tra i sintomi più comuni riconducibili al vaiolo delle scimmie troviamo febbre, dolori muscolari, sonnolenza e mal di testa. Caratteristica di questo virus è un’eruzione cutanea che si forma da 1 a 3 giorni successivamente all’insorgenza della febbre. In alcuni casi, comunque, l’eruzione si manifesta anche prima della comparsa degli altri sintomi.
Emergenze globali e malattie endemiche, le differenze
Quando un virus o una patologia vengono definiti emergenze sanitarie globali? L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiara un virus o una patologia un’emergenza sanitaria internazionale quando essa rappresenta un rischio grave per la salute pubblica su scala globale.
La decisione viene presa dal Comitato di Emergenza dell’OMS, sulla base di una serie di criteri. Tra questi, si tiene conto della gravità e l’incidenza dell’evento, del potenziale impatto sulla salute pubblica e della capacità di diffondersi rapidamente. Si considerano anche la capacità di compromettere i sistemi sanitari, la vulnerabilità delle popolazioni colpite e l’efficacia delle misure di prevenzione e controllo disponibili.
Una malattia endemica, invece, è una patologia presente in modo continuo e limitato in un’area geografica specifica. Tale malattia non costituisce un grave rischio per la salute pubblica su scala globale.