Le infezioni da Vaiolo delle scimmie si allargano in tanti Paesi europei. Crescita lineare in tutti i continenti, superata quota 10mila casi al mondo: l’Italia tocca quota 292.
Crescono ancora i casi di Vaiolo delle scimmie, in Europa e nel mondo. Superata quota 10mila casi, mentre l’Italia rimane uno dei paesi più colpiti con 292 casi e una media di 40 nuovi positivi al giorno. L’Oms studia le cotnromisure: sintomi e contagiosità della malattia endemica.
Vaiolo delle scimmie, sale a 292 il numero dei casi in Italia
Se il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità ha ancora utilizzato la parola “pandemia” per descrivere l’andamento del Vaiolo delle Scimmie, la sua diffusione non sembra lasciare spazio ad altre interpretazioni.
Al momento Tedros Adhanom Ghebreyesus rimane sull’epidemia dunque, anche se i casi continuano a crescere esponenzialmente in tutta Europa. La crescita è costante anche negli altri continenti, dove il numero complessivo di casi è salito a 10mila in tutto il mondo.
Anche in Russia è stato segnalato il primo caso, si tratta di un viaggiatore che aveva appena fatto ritorno dall’Europa e aveva manifestato alcuni sintomi. Proprio nel vecchio continente, i paesi più colpiti rimangono dopo Italia e Regno, la Spagna, il Portogallo, Il Belgio e la Germania.
Nel nostro Paese è stata toccata quota 292, con una media di 40 casi al giorno.
Nei prossimi giorni, hanno fatto sapere ancora i vertici dell’Oms, si riunirà un comitato di emergenza per il vaiolo, per esaminare tendenze, efficacia delle contromisure ed eventuali raccomandazioni.
Intanto in Inghilterra è stata messa un’intera scuola primaria – la Grand Avenue Primary and Nursery School – in quarantena, dopo che un bambino aveva avuto contatti con un caso accertato.
Vaiolo delle scimmie, contromisure e contagiosità
I sintomi del monkeypox si manifestano in febbre, dolori muscolari, rigonfiamento dei linfonodi e manifestazioni cutanee come vescicole, pustole e piccole croste. Solitamente si guarisce entro un paio di settimane.
Le più gravi manifestazioni della malattia si possono verificare su soggetti fragili, come bambini, donne incinta e pazienti immunodepressi.
Europa e USA pensano già alla vaccinazione, con l’Ue che ha già annunciato lo scorso giugno di aver messo le mani su più di 110mila dosi.
In America del Nord si procede già da alcuni giorni con le somministrazioni alle fasce più a rischio.
Il vaiolo delle scimmie è una malattia endemica in diversi paesi africani, e la sua origine di diffusione è quella del passaggio dagli animali selvatici agli esseri umani. Rimane in ogni caso una malattia rara, e non estremamente contagiosa da uomo a uomo a dispetto del più noto covid-19.
Il virus non è di facile trasmissione tra persona e persona. La trasmissione tra umani infatti avviene principalmente tramite contatto con materiale infetto delle lesioni o contatto prolungato – droplets. Al momento i recenti dati hanno messo in evidenza che i contagi si sono verificati per la maggior parte dei casi durante rapporti intimi.