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Cronaca

Vaiolo delle scimmie: nuovo allarme

Il vaiolo delle scimmie già individuato dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, quale emergenza sanitaria pubblica, desta un nuovo allarme. Con 1700 casi in un giorno la sua presenza non è più trascurabile. 

Screening del vaiolo delle scimmie-Nanopress.it

Nelle ultime ore è stato raggiunto il numero più alto di diagnosi, nel mondo, della malattia. Del resto con 1700 casi in un giorno non poteva che essere così.

I numeri del contagio iniziano ad essere allarmanti e l’OMS ribadisce giorno dopo giorno il suo allarme mettendoci dinanzi ad i rischi a cui andiamo incontro.

Tedros Adhanom Ghebreyesus Direttore della stessa Organizzazione, non perde occasione per ribadire che per mantenere il Virus sotto controllo occorre una strategia condivisa a tutti i livelli e dai vari Governi. L’emergenza sanitaria pubblica, infatti, a rilevanza internazionale e non può essere presa sotto gamba.

Chi è a rischio

Il vaiolo delle scimmie, Monkeypox il suo nome scientifico, è una malattia che si sta diffondendo molto velocemente. La malattia conosciuta già da decenni e che, interessa, principalmente le scimmie e piccoli roditori, infatti, nell’ultimo periodo si sta diffondendo con modalità ancora non del tutto chiare alla comunità scientifica.

E’ questo a fare della patologia una vera e propria crisi, un vero e proprio nuovo allarme sanitario mondiale.

Fino ad ora ad essere colpiti sono stati giovani maschi dai venti ai quarant’anni. Il contagio è avvenuto per via diretta o per via sessuale. Come ribadiscono gli stessi medici, però, al momento non sono chiare le dinamiche della diffusione e le sue modalità. Fino a qualche anno fa ci si contagiava attraverso la saliva o il contatto con fluidi corporei degli animali, piccoli roditori in particolare.

I sintomi li avevamo già descritti in un nostro articolo precedente e puoi leggerli cliccando qui.

Ipotesi vaccino per il vaiolo delle scimmie

La buona notizia, se vogliamo metterla così, infatti, è che un vaccino è già stato preparato. La casa farmaceutica Bavarian Nordic, della Danimarca, ha prodotto un vaccino già da qualche anno. Il siero non è più sperimentale dal 2013, infatti, è stato approvato dall’Unione Europea.

L’OMS lancia l’allarme per il vaiolo delle scimmie-Nanopress.it

La stessa EMA agenzia europea dei medicinali ne raccomanda il suo utilizzo. Ad oggi vista l’impennata di contagi è un pò tutta la comunità scientifica ad interrogarsi se sia il caso o meno di provvedere alla vaccinazione, almeno, delle categorie a rischio.

La sua diffusione viene dichiarata inattesa e sorprendente ma, soprattutto, preoccupante dalla virologa Ilaria Capua del One Health Center of Excellence dell’Università della Florida.

In Italia anche il virologo Bassetti si dichiara allarmato e prende in considerazione l’idea di vaccinare i più deboli.

Del resto l’opinione generale della comunità scientifica è che, di certo, questa malattia non scomparirà da sola. Uscita fuori dai confini africani, continente nel quale la malattia è endemica, a tremare, oggi, è tutto il mondo.

 

Rocco Grimaldi

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