L’istituto per le malattie infettive Spallanzani di Roma, in vista dell’aumento dei casi di vaiolo delle scimmie in Italia, ha comunicato che ha già previsto un vaccino contro il virus.
Dunque sono in aumento i casi di vaiolo delle scimmie. Precisamente in Italia sono stati registrati 505 casi. In vista di questa situazione, l’istituto Lazzaro Spallanzani di Roma ha già comunicato di essere pronto per dare il via al vaccino.
A rendere nota la notizia è stato Alessio D’Amato, assessore alla sanità della Regione Lazio, il quale ha anche specificato che il vaccino verrà erogato con una prima dose e poi a distanza di due/tre mesi una seconda.
In Italia sono stati rilevati ben 505 casi di vaiolo delle scimmie, dunque si sta assistendo ad un aumento dei contagi. Ad oggi le donne contagiate in Italia sono solo 4, la maggior parte dei casi si sta verificando tra gli uomini.
In base al bollettino del Ministero della Salute, redatto oggi 2 agosto 2022, si è registrato un aumento dei casi rispetto all’ultima rilevazione. Sono circa 26 i casi in più rispetto al bollettino del 29 luglio.
Attualmente la regione maggiormente colpita è la Lombardia, con circa 232 contagi. A seguire vi è il Lazio con 104 casi, l’Emilia Romagna con 57 casi, il Veneto 33, il Piemonte 18 e la Toscana 17. Il resto delle regioni rimanenti, incluso le provincie autonome di Trento e Bolzano, hanno riscontrato meno di 10 casi.
In ogni caso l’epidemia pare sia in evoluzione ed è dunque necessario intraprendere delle misure per il contenimento della diffusione del Monkeypox.
Proprio per questo il Lazio si è detto pronto a dare il via ad un vaccino per la prevenzione del virus. Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani ha affermato di aver messo anche a disposizione le proprie risorse per la diffusione di informazioni rispetto alla malattia.
“Attendiamo le linee guida ministeriali alle quali stiamo attivamente collaborando.”
Ha concluso Vaia.
Il vaiolo delle scimmie, detto anche Monkeypox, è un virus simile a quello del vaiolo bovino. In base a degli studi condotti dall’istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, dato che la maggior parte dei soggetti contagiati sono uomini, è possibile che la trasmissione avvenga tramite contatto diretto durante i rapporti sessuali.
I sintomi tipici del virus sono febbre, mal di testa, stanchezza e dolori muscolari. Sintomi dunque molto comuni. A quanto pare però dopo circa tre giorni iniziano a comparire su tutto il corpo delle lesioni cutanee, che evolvono poi in croste.
In ogni caso la malattia, nella maggior parte dei pazienti, dura massimo 4 settimane ottenendo poi la guarigione completa.
Attualmente la comunità scientifica sta ancora svolgendo delle indagini per conoscere nei particolari questo tipo di infezione.
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