In Valle d’Aosta, precisamente in Val di Rhèmes, una valanga travolge una cordata del corso di guide alpine. I dispersi sono tre.
Questo pomeriggio, attorno alle ore 14:00, in Val di Rhèmes, nei pressi della Tsanteleina, al confine tra l’Italia e la Francia, una valanga ha travolto una cordata del corso di aspiranti guide alpine. L’istruttore del corso nonché capo cordata, Matteo Giglio, quarantanovenne e residente in Valle d’Aosta, è riuscito a mettersi in salvo e, una volta sceso a valle, ha richiesto l’intervento dei soccorsi tramite un sistema satellitare. Attualmente si trova al Pronto soccorso dell’Ospedale Umberto Parini di Aosta dove è stato sottoposto a degli accertamenti, ma non si troverebbe in pericolo di vita. I tre giovani allievi coinvolti dal distacco, invece, sono dispersi. Le speranze di trovarli ancora in vita sono davvero minime e diminuiscono di ora in ora.
Subito si è attivato sia il soccorso alpino italiano sia quello francese.
Diversi – e sino ad ora senza successo – i tentativi di avvicinamento alla zona interessata con l’elicottero. Le cattive condizioni meteo infatti non permettono ai soccorritori di raggiungere il luogo colpito dal distacco. Ad alta quota, oltre a forti raffiche di vento, si registrano nubi diffuse e importanti nevicate.
Nell’area della Val di Rhèmes il bollettino meteo neve e valanghe della Regione registra un grado di pericolo 2-moderato.
Così alcuni gruppi di soccorritori, via terra, composti da membri sia del Soccorso Alpino della regione sia del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves, sono stati accompagnati nei pressi del rifugio Benevolo, a 2300 metri di quota. Raggiungeranno a piedi il luogo dove è avvenuto il distacco.
Non resta che seguire l’evolversi delle operazioni di salvataggio.
Si tratta della seconda valanga verificatasi oggi nella sola Valle D’Aosta. Una slavina si è staccata in un canalone nei pressi di Courmayeur. Tre sciatori fuoripista infatti sono stati travolti dalla valanga che si è staccata nella zona del Canale del Cesso, sotto Punta Helbronner, a 3.462 metri di quota. Quando i soccorritori sono giunti sul luogo, gli sciatori erano già fuoriusciti dalla neve. Solo uno di questi è rimasto ferito mentre gli altri due sono rimasti indenni.
Del resto per questo giovedì 13 aprile, il bollettino meteo regionale preannunciava che le forti raffiche di vento avrebbero cagionato lo spostamento di abbondante neve fresca, con lo sviluppo di importanti ammassi. Ancora – si leggeva nel bollettino – le slavine avrebbero potuto subire un distacco negli strati più esterni del manto di neve in seguito al passaggio anche di un solo alpinista. Infine, si chiedeva di prestare particolare attenzione alle zone vicine alle creste delle montagne, agli avvallamenti e alle gole, così come sulle pendici scoscese.
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