Due persone sono morte dopo essere state travolte da una valanga sul Gran Sasso, a quota 2.400 sul Corno Piccolo, sul versante in provincia di Teramo, in un punto che domina la località turistica di Prati di Tivo. I corpi sono stati recuperati in località Canale di Mezzo dal personale del Corpo nazionale del soccorso alpino. Sul posto anche elicotteri del 118, del soccorso alpino della Forestale di Pescara e di Rieti con medici e unità cinofile.
Una delle vittime è Pino Sabbatini, 50 anni, guida alpina nonché volontario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino (Cnsas) dell’Abruzzo, tecnico di elisoccorso e capostazione della stazione Cnsas di Teramo. Accompagnava un escursionista lungo il Canale di mezzo. L’altra vittima è David Remigio, 44enne di Pescara, maestro di windsurf e amico di Sabbatini. Prima che si staccasse la massa di neve, Sabbatini aveva postato su Facebook una foto che ritraeva il luogo dove si trovavano i due.
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Secondo una prima ricostruzione della tragedia, i due sono stati travolti dal distacco di una cornice di neve, provocato non si sa ancora se dall’innalzamento della temperatura o da escursionisti che si trovavano più in alto. I due procedevano a piedi, con piccozze e ramponi, in conserva. Sorpresi dalla massa di neve sono scivolati nel dirupo per circa 400 metri. Ad accertare la morte è stato il medico del 118 e non, come appreso in precedenza, il medico del Cnsas.
Altri due ragazzi, anche loro in cordata, sono scivolati per pochi metri quasi nello stesso punto, rimanendo illesi.