Una valanga si è verificata ieri intorno alle 16 sul Nuvolau, il gruppo montuoso dolomitico a Cortina d’Ampezzo. Una ragazza ha perso la vita.
Dopo essere stata trasportata in ospedale in gravi condizioni insieme a un secondo ferito, la maestra di sci Giulia Ramelli ha perso la vita poche ore fa a causa dei gravi traumi riportati.
Il gruppo dolomitico del Nuvolau si affaccia su Cortina d’Ampezzo e su alcuni comuni limitrofi. Ieri pomeriggio questo scenario meraviglioso e mozzafiato per i tanti sciatori che lo visitano, si è reso teatro dell’ennesima tragedia causata da una violenta valanga.
Questa ha travolto la zona del Rifugio Nuvolau, il più antico delle Dolomiti, realizzato nel 1883. Edificato a ben 2575 metri di quota, è rinomato dagli albori dell’alpinismo e per il panorama mozzafiato nonché per le caratteristiche che lo rendono una calda e accogliente baita di montagna. Così apprezzato che anche ieri, prima della tragedia, c’erano molte persone ad occuparlo e a sciare nelle vicinanze.
La valanga ha ferito gravemente due alpinisti e a dare l’allarme è stato proprio lo sciatore rimasto semisepolto, mentre la compagna era sparita alla sua vista. Si tratta di Giulia, maestra di sci trovata poco più in là sotto 2 metri di neve.
La giovane è stata trovata dopo ore di ricerche da parte del Soccorso alpino, della Guardia di Finanza e dell’unità cinofila, in seguito è stata trasportata dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore presso l’ospedale di Treviso.
Le sue condizioni sono decisamente peggiori di quelle dell’altro sciatore, rimasto sempre cosciente anche durante il trasporto in ospedale. La ragazza invece era priva di sensi.
Sono state ore disperate in cui i medici hanno tentato in tutti i modi di salvare la 34enne, che insieme al suo compagno Piero Paccagnella si era avventurata fra la Gusela e il Nuvolau, nell’area sciistica delle 5 Torri, per una delle solite escursioni sulla neve che i due intraprendevano insieme.
Di certo non sapeva che questa sarebbe stata l’ultima della sua vita, infatti la ragazza è deceduta poche ore fa e la notizia è stata riportata dai media locali.
Il suo fidanzato è stato solo sfiorato dalla massa di neve che si è abbattuta su di loro, lei invece è stata centrata in pieno ed è morta nella notte nonostante il tempestivo intervento dei medici.
L’episodio è tragico e si aggiunge agli altri drammi causati da distaccamenti di neve e ghiaccio sulle nostre montagne nell’ultimo anno. In questi giorni il pericolo valanghe è altissimo perché le brevi nevicate ad alte quote si stanno intervallando con giornate di temperature molto alte e in questo modo il manto bianco è precario.
Solo due giorni fa aveva perso la vita l’escursionista Michele Buga nella zona di Passo Emet, al confine con la Svizzera. Sempre lo stesso giorno il maresciallo dei Carabinieri Giovanni Andriano è stato travolto da una valanga in Val Gardena.
Anche per la giornata di ieri e di oggi il bollettino dell’Arpav, l’Agenzia Regionale per la Prevenzione Ambientale del Veneto, ha fornito un pericolo molto marcato per quanto riguarda le valanghe.
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