Il ministro Valditara ha chiarito alcuni punti per quanto riguarda al recente polemica dell’aumento degli stipendi solo di alcuni docenti.
Il ministro dell’Istruzione ha spiegato che la vicenda delle retribuzioni ha trovato molta propaganda ed è stata oggetto di strumentalizzazioni e voci non veritiere.
A fronte delle polemiche in merito a retribuzioni diverse per gli insegnanti in base alla zona di lavoro, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha voluto dire la sua.
Al question time della Camera è intervenuto rispondendo a una domanda in merito alle iniziative del governo per stanziare risorse adeguate per regolarizzare gli stipendi degli insegnanti ai parametri europei. Interrogato anche alla luce di sue recenti affermazioni, Valditara ha chiarito:
“Sulla vicenda degli stipendi degli insegnanti c’è stata molta propaganda sbagliata e mistificazione della realtà. temo che in tanti non abbiano ascoltato il mio audio al forum gedi, che è online”.
Il ministro ha ricordato che gli stipendi sono un tema prioritario e devono essere uguali per gli insegnanti di tutto il territorio nazionale. Ancora, ha ricordato che è importante trovare finanziamenti alla scuola e risorse per il beneficio di tutto il personale.
“gli indici istat rivelano ad esempio che a roma il costo della vita è molto caro e su uno stipendio medio di un insegnante, ovvero 1.300 euro, rimangono circa 150 euro togliendo le varie spese. è una condizione che dobbiamo risolvere e migliorare”.
Valditara si è anche soffermato sui sindacati, infatti in 3 settimane è stato raggiunto un accordo che prevede 100 milioni di risorse nuove e 300 ulteriori già previsti nel bilancio per aumentare gli stipendi del personale scolastico, non solo dei docenti.
Il contratto in questione in realtà era già stato definito da tempo ma è rimasto in sospeso.
Ora la priorità del ministro, in accordo con i sindacati e con le regioni, è quella di adeguare gli stipendi degli insegnanti in modo che siano equi in base alla zona d’Italia in cui lavorano. Abbiamo preso l’esempio di Roma ma ci sono anche città più costose, dove lo stipendio non è sufficiente e abbiamo visto già molti casi in cui un insegnante o un membro del personale scolastico, preferisca fare chilometri in treno piuttosto che spendere i soldi dell’affitto, che consumano quasi tutto il suo stipendio.
Il problema era stato sollevato in primo luogo dai sindacati del settore, ore si attendono le migliorie che Valditara promette di portare a termine.
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