Il ministro dell’Istruzione Valditara ha scritto una lettera a famiglie e studenti, informando che con diploma professionale è più facile trovare lavoro.
![Giuseppe Valditara](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/12/Giuseppe-Valditara.jpg)
Giuseppe Valditara ha invitato gli studenti, che nel gennaio 2023 dovranno scegliere la scuola secondaria superiore a cui iscriversi, con una serie di statistiche sul mercato del lavoro italiano e sulla differenza tra licei e istituti professionali.
Valditara sulle iscrizioni all’anno scolastico 23/24: la lettera a genitori e studenti
Il ministro dell’Istruzione e del “Merito”. Un nuovo concetto introdotto dal governo Meloni, che non è di fatto mai particolarmente andato a genio in primis agli studenti. Giuseppe Valditara continua a suscitare dubbi alla guida del suo ministero, dopo aver alzato già diversi polveroni.
L’ultima trovata del ministro in quota Fratelli d’Italia è stata quella di rivolgersi alle famiglie dei futuri studenti delle scuole secondarie superiori, in occasione della fase imminente della domanda per il prossimo anno 23/24, solcando un netto distacco tra licei e istituti professionali.
Nessun commento nello specifico nonostante le premesse, nessun aggiunta, solo freddi numeri. Valditara nella sua lettera ricca di retorica divulgata nelle ultime ore, ha parlato a studenti e genitori dicendosi volenteroso di condividere “riflessioni per accompagnare nella scelta“.
Sostenere i ragazzi, valorizzare le passioni, ascoltare con pazienza e profondità, scoprire i talenti; va avanti così per la maggior parte il testo condiviso dal ministro, che poi però per concludere ci tiene soprattutto a separare i licei dagli istituti professionali condividendo – alla fine della lettera – alcune importanti “tabelle allegate”.
Le tabelle di Valditara: scuole e mercato del lavoro
Dunque nella lettera Valditara mostra come “nel mercato del lavoro nel 2022 dei 2milioni e mezzo di contatti solo il 4,5% ha riguardo persone con diploma liceo, mentre il 55% quelle con diploma di istituti tecnici e il 40% quelle di istituti professionali.
E ancora: “Per esempio la Lombardia quest’anno ha assorbito quasi 22.000 diplomati di liceo, 270.000 diplomati di istituti tecnici, e 188.000 diplomati professionali“.
Nel messaggio il ministro conclude addirittura con le figure professionali più ricercate: “manutentori termoidraulici, tecnici meccatronici, progettisti, geometri, fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, fabbri ferrai, artigiani” e così via.
Il messaggio del ministro dell’Istruzione non è affatto sottinteso, e già le sue dichiarazioni in passato riguardo a punizioni umilianti per chi non dovesse seguire le regole, e il nome stesso del suo ministero aveva fatto storcere il naso a tanti studenti – che nei mesi scorsi avevano occupato gli istituti in tutta Italia in segno di disapprovazione al governo.
![Milano, liceo occupato](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/12/Milano-liceo-occupato.jpg)
Una chiara indicazione quella di Valditara, che sintetizza forse in maniera troppo estrema la scuola a mero mezzo per raggiungere il fine di un impiego.