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Meteo

Valencia, la Spagna alle prese con la siccità

Valencia, aprile 2023 segna un nuovo record. La città spagnola ha vissuto la primavera più secca con il mese di aprile che non ha visto nemmeno una breve precipitazione cadere sulla città. Questo ha avuto un impatto significativo sulla regione, con molte aree che hanno subito una grave siccità.

Siccità – Nanopress.it

Tuttavia, una nota positiva è che la produzione di energia solare è aumentata notevolmente durante questo periodo, raggiungendo livelli record.

Grazie alle condizioni di tempo asciutto e soleggiato, molti impianti solari hanno potuto funzionare a pieno regime, contribuendo ad alimentare le esigenze energetiche della città.

Questo ha dimostrato ancora una volta l’importanza delle fonti di energia rinnovabile per garantire l’approvvigionamento energetico sostenibile e ridurre la dipendenza dalle fonti fossili. Tuttavia, è importante anche considerare le sfide che le condizioni meteorologiche estreme possono rappresentare per la gestione delle risorse idriche e per l’agricoltura, che sono settori vitali per molte regioni spagnole.

Valencia, pochi precedenti per un mese così

Aprile 2023 è stato un mese di record per la città di Valencia, in Spagna. Secondo quanto riferito dall’agenzia meteorologica spagnola, questo fenomeno è stato registrato solo tre volte in oltre un secolo e mezzo: nel 1899, nel 1927 e quest’anno. Si tratta quindi di un evento estremamente raro che ha attirato l’attenzione di molti esperti del clima e delle risorse idriche.

Desertificazione – Nanopress.it

Le conseguenze della mancanza di pioggia sono state pesanti per la regione di Valencia, che ha già sofferto di una grave siccità negli ultimi anni. Molti terreni agricoli sono stati danneggiati e la qualità dell’aria è stata compromessa a causa dell’aumento della polvere e delle particelle sospese nell’aria. Inoltre, il livello dei fiumi e delle riserve idriche è sceso drasticamente, creando preoccupazioni per la gestione delle risorse idriche a lungo termine.

Temperature elevate

Non solo la zona è stata condizionata da siccità diffusa ma anche dal caldo. Il mese di aprile 2023 è stato segnato da un clima insolitamente secco e caldo nella regione di Valencia, in Spagna. La città di Xativa ha registrato temperature record di +36,2°C, il giorno più caldo mai registrato nella storia locale. Questo evento è stato segnalato dall’agenzia meteorologica spagnola AEMET, che ha anche confermato che aprile è stato il mese più caldo e il più secco mai registrato per l’Andalusia.

Nuovi record

I dati raccolti dall’AEMET hanno mostrato che le temperature di aprile hanno superato i record risalenti al 1961, con un aumento di +3,9°C rispetto alla media storica. La regione meridionale della Spagna, già gravemente colpita dalla siccità, ha ricevuto solo il 4% delle precipitazioni abituali, il che ha creato ulteriori preoccupazioni per la gestione delle risorse idriche e per l’agricoltura locale.

Secco e caldo – Nanopress.it

In questo contesto, diventa sempre più importante adottare politiche e pratiche sostenibili per gestire le risorse naturali e mitigare i cambiamenti climatici. La promozione di fonti di energia rinnovabile, la riduzione delle emissioni di gas serra e la conservazione degli ecosistemi rappresentano alcune delle sfide più urgenti per la comunità globale, che deve lavorare insieme per affrontare queste questioni cruciali per la nostra sopravvivenza futura.

Energia solare i dati

Nonostante il clima caldo e secco che sta causando danni all’agricoltura e aggravando la siccità a lungo termine in Spagna, c’è una buona notizia: la produzione di energia solare ha raggiunto livelli record. Secondo i dati di Red Electrica, ad aprile il Paese ha prodotto 3.563 gigawatt di energia solare, un aumento del 38% rispetto all’anno precedente. Questo è anche un aumento del 5,4% rispetto al precedente record mensile stabilito a luglio 2022.

Energia solare – Nanopress.it

Non solo la produzione di energia solare è aumentata, ma l’energia rinnovabile nel suo complesso ha rappresentato il 52,1% della produzione totale di elettricità della Spagna ad aprile. L’energia nucleare ha rappresentato un ulteriore 21,7%. Questi dati indicano che la Spagna sta facendo progressi significativi verso l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle fonti di energia fossile e di aumentare l’uso di fonti di energia rinnovabile. Tuttavia, resta ancora molto lavoro da fare per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e per affrontare la crisi climatica globale.

Spagna e Valencia: dati a confronto

Prima del 2023, fu il 2011 l’anno del grande caldo in Aprile. L’aprile 2011 è stato uno dei mesi di aprile più caldi mai registrati in Spagna. Le temperature medie nazionali per il mese di aprile di quell’anno sono state circa 2,2°C al di sopra della media storica, rendendolo uno dei mesi di aprile più caldi mai registrati nel paese.

Caldo estremo – Nanopress.it

Inoltre, molte regioni della Spagna hanno subito temperature molto sopra la media per tutto il mese. Ad esempio, le regioni di Valencia e Murcia hanno registrato temperature medie di oltre 20°C per tutto il mese, con alcune località che hanno raggiunto i 30°C. Anche nella regione di Madrid le temperature sono state molto sopra la media, con temperature medie superiori di circa 3°C rispetto alla media storica per il mese di aprile.

Impatto sull’ambiente e aumento degli incendi

Questo evento di caldo estremo ha avuto un impatto significativo sulla società e sull’ambiente.

Incendi – Nanopress.it

Ad esempio, si sono verificati numerosi incendi boschivi in diverse regioni della Spagna a causa delle alte temperature e della mancanza di pioggia. Inoltre, il caldo ha causato problemi di salute per alcune persone, in particolare per gli anziani e per coloro che lavoravano all’aperto.

Gianfranco Spensieri

Meteorologo professionista - Sono nato a Campobasso nel mese di settembre del 1980, sono laureato in Ingegneria Civile e Ambientale. Nel corso degli anni ha approfondito in modo particolare tutte le tematiche relative all’innesco delle frane superficiali in rapporto alle precipitazioni e analizzato le principali cause relative all'inquinamento atmosferico. Dal 2017 collaboro quotidianamente con la Testata Giornalistica Regionale della Rai facendo parte dei meteorologi di Rai Meteo per quanto concerne la regione Molise. Da marzo 2023 entra a far parte della squadra di NanoPress curando la parte meteo e ambiente.

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