AP/LaPresse
Quasi 25mila firme dal 18 luglio scorso per la petizione “No alla Vezzali come ministra dello Sport” sulla piattaforma online Change.org, rivolta al premier Matteo Renzi che pare vorrebbe nominarla appunto Ministro dello Sport per provare a vincere la sfida della candidatura olimpica di Roma 2024. Valentina Vezzali è la più grande schermitrice con fioretto della storia italiana, con i suoi tre ori olimpici individuali, tre nelle gare a squadre, sei titoli mondiali, cinque europei e undici Coppe del Mondo. Il 25 febbraio 2013 è stata eletta alla Camera dei Deputati e da poco è vicepresidente del suo partito, Scelta Civica.
Renzi smentisce le voci è assicura che non ha ricevuto alcuna telefonata dall’atleta a tal proposito: “Semmai la riceverò, valuterò il da farsi. Certo, Roma 2024 sarebbe un bel sogno da realizzare..”, ha commentato ill premier. Valentina Vezzali si è molto indignata nel venire a conoscenza della petizione a suo sfavore: “Fa male, secondo me, a tutto il mondo sportivo e alle atlete donne in particolare, ma siamo in democrazia e ognuno è libero di pensarla come vuole”, ha dichiarato.
La “beffa” della petizione risiede anche nella figura che rappresenta la sua promotrice, Patrizia Panico, che è una calciatrice azzurra capitano della nostra Nazionale con ruolo di attaccante. Patrizia ha ribattuto al commento della Vezzali: “Non mi sembra di ricordare mai un suo intervento a sostegno delle nostre battaglie contro le discriminazioni“, ha detto, ricordando poi le parole rivolte dalla schermitrice a Berlusconi durante una diretta da Bruno Vespa, quando scherzando gli disse “Da Lei, Presidente, mi farei ‘toccare'”.
“Colleghe” nemiche
Giustamente Valentina Vezzali si è difesa dalla frecciatina, spiegando che in gergo sportivo “toccare” significa “colpire” e accusando Patrizia Panico di strumentalizzazione, invitandola a documentarsi prima di prendere iniziative. Il risentimento della Panico nei confronti di Valentina risale a quando nel maggio scorso l’allora presidente della Lega Dilettanti, Felice Belloli, mancò di rispetto alle atlete di calcio femminile con una frase poco elegante e la Vezzali non prese posizione, a differenza di altre sportive famose come Federica Pellegrini e Josefa Idem.
La schermitrice ancora una volta ha smentito le accuse sostenendo che sulla sua pagina ufficiale di Facebook è possibile trovare le sue dichiarazioni in merito: “Mi sono anche battuta per le ragazze del rugby, discriminate economicamente rispetto ai maschi, inoltre anche per difendere la maternità delle atlete e il loro diritto ad avere una pensione”, ha dichiarato Valentina Vezzali.
C’è astio nell’aria, e Patrizia Panico la etichetta anche come grande sostenitrice della famiglia “naturale”: “Credo soprattutto nell’amore e se due persone dello stesso sesso si vogliono bene, questa è la cosa più bella del mondo.Io sono a favore delle unioni civili!“, ha controbattuto l’atleta azzurra.
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