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Valentino Rossi tenta il miracolo, correre domenica il Gran Premio di Aragon. A 18 giorni dall’incidente in un allenamento enduro, in cui si è rotto tibia e perone, è già tornato sul circuito dedicato a ‘Simoncelli’, quello di Misano, per provare le condizioni fisiche e la tenuta della gamba. Il test è stato poi interrotto per l’arrivo della pioggia, ma entro domani – mercoledì 20 settembre – il Dottore prenderà una decisione definitiva.
Correre in Spagna è probabilmente l’unica occasione che il pilota della Yamaha ha di giocarsi le possibilità di vincere il decimo mondiale della sua carriera. Avendo saltato San Marino, ha perso distacco dai leader, Marquez e Dovizioso, appaiati a 199 punti, 42 in più del campione 38enne di Tavullia. Ecco perché farà di tutto per esserci Vale. Il team Movistar Yamaha, dopo il primo test, ha steso un comunicato.
“Valentino Rossi, dopo l’infortunio in enduro del 31 agosto, ha lavorato diligentemente sul recupero dalla doppia frattura alla sua gamba destra. Oggi il nove volte Campione del Mondo ha voluto mettere alla prova il suo livello di forma fisica e ha completato con successo alcuni giri intorno al Circuito ‘Marco Simoncelli’ di Misano su una YZF-R1M, prima che la pioggia interrompesse il test. Poiché la sessione di prova di oggi è stata interrotta a causa del cambiamento del tempo, la valutazione della condizione fisica di Rossi non è stata conclusa. Il ‘Dottore’ deciderà entro mercoledì 20 Settembre, se tenterà di partecipare al Gran Premio di Aragón di questo fine settimana”.
Ricordiamo brevemente l’infortunio. Rossi il 31 agosto si stava allenando con i suoi ragazzi della Riders Academy, vicino a Urbino. Un scivolata, la caduta e la forte botta alla gamba destra, la stessa infortunata nel 2010 a Mugello. Si capisce subito che è qualcosa di grave, il pilota viene trasportato all’ospedale, dove gli viene riscontrata la doppia frattura di tibia e perone. Poche ore dopo, ad Ancona, l’intervento chirurgico. Poi il trasferimento alla Sanitaria Dorica Ospedaliera.
Se l’obiettivo Aragon non fosse raggiungibile, il rientro di Valentino Rossi slitterebbe al 15 ottobre a Motegi, in Giappone. Ma a quel punto, chiaramente, non si potrebbe più parlare di un Dottore in corsa per il titolo mondiale.
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