Valeria Fedeli, ministra dell’Istruzione, di nuovo al centro delle polemiche per uno scivolone accademico. Dopo le lunghe discussioni sulla laurea, oggi tocca alla conoscenza della storia non proprio impeccabile. Nel discorso preparato per il premio Cherasco Scuola e pubblicato a suo nome sul sito del Miur (qui il pdf in originale), la ministra ha fatto un po’ di confusione sull’armistizio di Cherasco che, nel 1796, pose fine alla guerra tra la Repubblica Francese e il Regno Sabaudo, confondendo i due re italiani e facendo incontrare Napoleone, morto nel 1821, con Vittorio Emanuele III, nato nel 1869.
Lo scivolone non è da poco, soprattutto perché si tratta della ministra dell’Istruzione e perché il discorso è stato scritto per un premio che celebra la storia per cui dati e nomi sono fondamentali.
Il passaggio incriminato del discorso recita che a Cherasco “nel 1631 venne firmata la Pace che concluse la guerra del Monferrato, durante la peste che fa da sfondo ai Promessi Sposi” e sempre lì “più tardi, nel 1796, Napoleone impose a Vittorio Emanuele III l’armistizio con cui decretò la capitolazione Sabauda“.
L’armistizio di Cherasco invece fu firmato da Vittorio Amedeo III. Insomma, una svista non da poco se non della ministra (risulta difficile che sia lei a caricare contenuti sul sito del Miur) di certo da parte di qualcuno dello staff ministeriale che ha confuso i due re, facendo fare una brutta figura alla titolare del dicastero.
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