Valerio Mastandrea al Giffoni 2016 ricorda la strage di Nizza: ‘Le foto sui social non utili‘, commenta l’attore con i giurati del Festival, a proposito della richiesta di non mostrare su Facebook e in altri social network le immagini delle vittime della strage. Mastandrea, protagonista di Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese e produttore di Non essere cattivo di Claudio Caligari, parla anche dei David di Donatello (dove il film da lui prodotto ha vinto appena una statuetta, peraltro ‘minore’, su 16 candidature), con una battuta che farà sicuramente discutere gli addetti ai lavori calcistici e cinematografici.
Il Giffoni Film Festival 2016 ricorda le vittime della strage di Nizza, durante l’inaugurazione e negli incontri con gli ospiti della prima giornata. È Valerio Mastandrea il primo ospite a ricordare la terribile tragedia, avvenuta nella notte che ha preceduto l’apertura della rassegna: nell’incontro con i giovani giurati del Giffoni 2016, l’attore spiega che il pericolo è di assuefarsi alle brutte notizie via social, siano esse la morte di 700 persone in mare o appunto strage di Nizza. ‘Purtroppo sono fatti che accadono in ogni momento: a Baghdad ci sono centinaia di morti ogni 4 giorni‘, aggiunge Mastandrea, spiegando che più che rispondere alla guerra con la guerra, c’è bisogno di integrazione e inclusione sociale.
L’attore cita poi il caso di Nicolas Sarkozy, già ministro dell’Interno e Presidente della Repubblica Francese, che, in occasione della rivolta delle banlieu, definì i ragazzi ‘solamente feccia’: per Mastandrea, la cosa più grave non è stata tanto usare la parola ‘feccia’ ma ‘solamente’, perché alimentare l’odio – secondo l’attore – non porta a nulla.
Si passa poi a temi ‘cinematografici’: a proposito dei David di Donatello, fatta la premessa che lui può parlarne perché, se questi premi non sono criticabili finché non si vince la statuetta, lui l’ha vinta, Mastandrea si dice ‘abituato’, essendo romanista, alla sconfitta. Ricordiamo che su 16 candidature, Non essere cattivo prodotto dall’attore ha vinto solo quella per la parte fonica, e a proposito del collegamento tra abitudine a perdere e fede calcistica, Mastandrea aggiunge ironicamente: ‘E qui leggeteci tutto quello che dovete leggerci‘, una battuta agrodolce che farà discutere cinefili e calciofili.
Non manca infine un momento di pura evasione: di fronte ai giurati del Giffoni Film Festival 2016, Valerio Mastandrea telefona a Zerocalcare (con cui ha scritto la sceneggiatura ‘La profezia dell’armadillo‘, tratto dall’omonimo lavoro del fumettista) per strappargli la promessa di disegnare il manifesto del prossimo Giffoni Film Festival, quello del 2017: parte così un ironico siparietto sul fatto che all’edizione numero 47 della rassegna in scena a Giffoni Valle Piana manca ancora un anno, e che per allora entrambi si saranno scordati: ‘Sì va bene, lo faccio, ma Valerio – ha concluso scherzando Zerocalcare – me la pagherai molto cara‘.
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