Valerio Scanu contro i talent show: ‘Sfornano e bruciano talenti’

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Valerio Scanu e i talent show, un rapporto di amore e odio. E’ quanto emerge dalle dichiarazioni che il cantante sardo ha rilasciato a Repubblica in merito al fenomeno della scomparsa dalla scena musicale di tanti giovani artisti lanciati proprio dai talent ma finiti, dopo un breve periodo al vertice sfruttando la popolarità acquisita in TV, inesorabilmente nel dimenticatoio. Destino che ha rischiato di travolgere lo stesso Valerio Scanu, che però è stato bravo a riemergere a buoni livelli contando quasi esclusivamente sulle sue forze e sull’affetto dello zoccolo duro dei fan, dopo alcuni anni molto difficili.

La domanda che si pone in questi casi è sempre la stessa: perché per un Marco Mengoni, una Alessandra Amoroso e una Emma Marrone che hanno avuto successo, ce ne sono decine che sono scomparsi dai radar? E’ solo una questione di talento o c’è dell’altro? Valerio Scanu ha provato a spiegarla così: ‘Dietro a un cantante che ha successo c’è un talent show che ti promuove, una casa discografica che investe su di te e un management che prende accordi con i network radiofonici. Che però non trasmettono le canzoni perché sono belle, ma perché devono garantire i diritti dei brani, visto che le radio sono diventate il management degli artisti, vedi per esempio Rtl con i Modà e The Kolors‘. Dichiarazioni molto importanti che sottintendono il fatto che spesso, per sfondare, più che il talento conta avere il management giusto

In ogni caso Scanu non rinnega la sua partecipazione ad Amici di Maria De Filippi, il talent che gli ha dato fama e popolarità, anche se ammette di essersi sentito quasi subito scaricato a vantaggio di altri cantanti: ‘Oggi non sarei Valerio Scanu se non avessi fatto Amici. Ma dopo il talent entrano in ballo le case discografiche, che si dividono gli artisti. E quando la mia etichetta ha voluto parcheggiarmi per passare su Annalisa, ho dovuto metterne in piedi una mia per sopravvivere‘.

Stessa cosa che è successa recentemente anche con alcuni concorrenti X Factor, ha ricordato Valerio: ‘Prendete Michele Bravi: ha vinto X Factor nel 2013, ha avuto pezzi da grandi autori come Tiziano Ferro eppure non è successo più nulla perché adesso al posto suo c’è Lorenzo Fragola. Anche Mengoni ha avuto problemi dopo la vittoria, è stato gestito male, nel tour che seguì ci furono intoppi in molte date, solo dopo che ha cambiato management e che l’hanno rivoluzionato è stato rilanciato al punto di essere consacrato: il suo però è il caso fortunato su mille. Siamo troppi e la fabbrica dei talent show, delle case discografiche e delle radio ogni anno sforna e brucia altri talenti‘.

Tutto vero, aggiungiamo noi. Come è altrettanto vero che chi decide di partecipare ai talent show conosce già in partenza le regole del gioco

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