Un ragazzo di soli 20 anni ha perso il controllo durante una discesa sulle piste da sci della Valtellina, schiantandosi contro un cannone sparaneve. Il giovane purtroppo non ce l’ha fatta.
La tragedia è avvenuta nel pomeriggio, precisamente sulla piste dell’Aprica. Subito dopo l’incidente sono giunti i soccorsi, i quali hanno affermato che con lo schianto il ragazzo ha riportato lesione gravissime; decedendo poco dopo in ospedale.
Il decesso di un ragazzo di 20 anni sulle piste della Valtellina
Nel pomeriggio di oggi, sabato 7 gennaio, un ragazzo di 20 anni ha perso la vita mentre stava sciando in Valtellina. Il giovane a quanto pare, mentre stava facendo una pista, ha perso il controllo degli sci, schiantandosi ad alta velocità contro un cannone sparaneve.
Immediatamente sono giunti sul luogo dell’incidente i soccorsi della Sky-area della Magnolta, i quali hanno costatato che il giovane aveva riportato ferite molto gravi, decedendo infatti poco dopo l’arrivo dell’elisoccorso, all’ospedale Morelli di Sondalo.
Il 20enne risiedeva in un’altra regione e stava trascorrendo delle normali vacanze per l’epifania, finite purtroppo in tragedia.
Attualmente la procura di Sondrio ha dato inizio alle indagini sulla questione, per accertare i fatti ed eliminare la possibilità di attribuzione della responsabilità a terzi.
Il tasso di incidenti in Italia che riguardano gli sport invernali
Purtroppo il tasso di incidenti gravi relativi agli sport invernali all’interno del nostro paese è molto alto. Infatti a quanto pare secondo l’Istituto Superiore di Sanità ogni anno avvengono circa 30.000 incidenti sulle piste da sci. Di questi, circa il 5% necessitano di ricovero ospedaliero.
Questo perché gli sport invernali molto spesso vengono sottovalutati, necessitando in realtà di una grande attenzione e di un lungo esercizio. Soprattutto perché espongono il corpo umano ad un forte stress fisico, oltre al fatto che non tutti conoscono adeguatamente come esercitarli.
Il range di soggetti coinvolti in questi incidenti va dai 0 agli 84 anni, anche se i più coinvolti sono i giovani, principalmente 30enni.
Gli incidenti mortali invece, sono molto rari, infatti secondo i dati vi è un decesso ogni 1700 abitanti. Ciò vuol dire che vi sono meno di 20 decessi l’anno, molti dei quali in realtà avvengono a causa di un malore durante l’attività.