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Categories: Cultura

Van Gogh: le opere rubate nel 2002 ad Amsterdam ritrovate vicino Napoli

Possono esultare gli appassionati di Vincent Van Gogh: le opere dell’artista rubate ad Amsterdam nel 2002 sono state ritrovate a Castellammare di Stabia, vicino Napoli, durante un’operazione della Guardia di Finanza e della Procura del capoluogo campano. I dipinti in questione, che furono trafugati dalle sale del Van Gogh Museum nella notte tra il 7 e l’8 dicembre di 14 anni fa, sono ‘La spiaggia di Scheveningen durante un temporale‘ del 1882 e ‘Lasciando la congregazione della chiesa riformata di Nuenen‘ del 1884. A quanto pare le opere sarebbero entrambe in condizioni relativamente buone.

Naturalmente quando i militari hanno scoperto il ‘tesoro’ nascosto in una delle abitazioni riconducibili al gruppo di un boss del narcotraffico internazionale, il camorrista Raffaele Imperiale, non immaginavano che tra i vari ‘cimeli’ avrebbero trovato anche le opere di Van Gogh rubate ad Amsterdam nel 2002, sulle quali tanti ci avevano ormai messo la classica pietra sopra, visto che raramente i capolavori sottratti vengono ritrovati (a maggior ragione in questo caso, dato che i due dipinti sono entrambi di piccole dimensioni, 34×51 cm uno e 41×32 cm l’altro, e quindi facilmente nascondibili).

E invece erano proprio lì: senza cornice, con qualche piccolo graffio ma tutto sommato a posto. E ovviamente in attesa di ‘tornare a casa’ il prima possibile, non appena saranno espletate tutte le rituali formalità burocratiche.

La spiaggia di Scheveningen durante un temporale‘, realizzato da Van Gogh nel 1882 dopo essersi stabilito a L’Aia dal cugino acquisito Anton Mauve, prima del furto era il primo quadro che si incontrava nella disposizione cronologica delle opere al Van Gogh Museum ed era anche l’unico dipinto del museo realizzato nel periodo in cui l’artista era vissuto nella città affacciata sul mare del Nord. A proposito di quest’opera si narra che in una giornata molto ventosa Van Gogh si piazzò con il suo cavalletto sulla spiaggia sabbiosa di Scheveningen per dipingere all’aria aperta: il pittore lottò contro il forte vento che spargeva i granelli di sabbia nella vernice da lui applicata sulla tela e, anche se la maggior parte della sabbia venne poi raschiata, rimasero ancora un paio di granelli invischiati negli strati di vernice. Il clima tumultuoso della scena è ben raffigurato dalle onde bianche, dal cielo minaccioso e dalle bandiere al vento.

Lasciando la congregazione della chiesa riformata di Nuenen‘, del 1884, era invece la terza opera nella sequenza offerta ai visitatori del Van Gogh Museum. Il dipinto rappresenta la chiesa di Brabant, vicino a Nuenen, dove il padre di Vincent Van Gogh svolgeva la funzione di pastore protestante e infatti il quadro fu realizzato dall’artista proprio per i suoi genitori.

Una stima effettuata nel 2006 ha stabilito che entrambe le opere rubate, e adesso finalmente ritrovate, erano valutabili non meno di 15 milioni di dollari ciascuna.

Raffaele Dambra

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