Poco fa la ginnasta Vanessa Ferrari ha annunciato il suo ritiro dal mondo dello sport dopo le olimpiadi di Parigi 2024.
L’impresa è stata definita da lei stessa su Instagram, l’ultima che chiuderà la sua carriera e afferma di voler raggiungere obiettivi importanti prima del ritiro. Prima di questo momento l’atleta azzurra bresciana non aveva mai parlato di questo argomento, tuttavia ha sentito il bisogno di farlo ora per il rispetto di quanti la seguono e anche perché è giunta ad un punto in cui sente di doversi dare un traguardo finale, una sorta di punto d’arrivo e quale migliore occasione della sua quinta Olimpiade per farlo.
Ci ha fatto sognare nelle ultime imprese olimpiche, fra cui tutti ricordiamo quella di Tokyo in cui si è classificata seconda nel corpo libero femminile vincendo l’argento sulle note di Con te partirò. Coinvolgente anche la performance dei Campionati europei di Basilea che si erano tenuti poco prima, in cui ha vinto il bronzo sulle note di Bella Ciao dedicando la medaglia all’anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo, poiché la data della vittoria è stata proprio il 25 aprile del 2021.
Vanessa Ferrari ha partecipato con entusiasmo all’evento importantissimo per tutti gli sportivi, ancora di più perché ha unito milioni di telespettatori davanti alla tv un anno dopo della data in cui si doveva disputare, infatti nel 2020 tutte le competizioni sono state annullate per l’emergenza sanitaria, così come tutta l’attività agonistica per motivi di sicurezza degli atleti.
Da quella medaglia è partito un nuovo step della vita di Vanessa, che durante la sua carriera ha dovuto affrontare tanti momenti difficili come problemi importanti al tendine che poi hanno portato alla rottura di quest’ultimo e di conseguenza al suo lungo stop terminato proprio con il ritorno sulle scene a Tokyo per la quarta Olimpiade dopo quelle di Pechino, Londra e Rio.
Oggi Vanessa è una donna realizzata che ha intenzione di portare a termine la sua ultima impresa, sebbene nutre alcuni dubbi sul fatto che potrà partecipare ai Giochi di Parigi.
“gestirò al meglio la mia preparazione per arrivare nelle migliori condizioni possibili a parigi. se capirò di non potermi preparare al meglio sarò io a tirarmi indietro perché all’alba dei 34 anni e con 4 olimpiadi alle spalle non vado a caccia di esperienze. conosco le mie capacità e continuerò ad allenarmi duramente come ho sempre fatto. Spero di poter realizzare questa ultima grande impresa”.
Tantissimi i commenti dei followers che le hanno chiesto di ripensarci, chissà se l’atleta li ascolterà. In questi anni ha costruito tanto, ripercorriamo in breve i passi della sua carriera.
Nata il 10 novembre nel piccolo comune bresciano di Orzinuovi, in provincia di Brescia, Vanessa Ferrari è stata la prima campionessa mondiale di ginnastica artistica grazie alla performance realizzata ad Aarhus, in Danimarca, nel 2006. Nello stesso anno ricevette il collare d’oro al merito sportivo, cioè la massima fra le onorificenze del Comitato olimpico nazionale italiano.
L’anno dopo divenne Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Nel suo palmarès vanta un argento olimpico, un argento e tre bronzi mondiali, otto medaglie agli Europei, cinque vittorie in Coppa del Mondo e otto ori in due edizioni dei Giochi del Mediterraneo.
Dal 2009 gareggia per il gruppo sportivo dell’Esercito Italiano, dove riveste il grado di Caporal maggiore scelto. La Ferrari si tesserò per il Centro Sportivo Esercito proprio in quell’anno ma continuò comunque a gareggiare in Serie A1 in prestito alla Brixia, la società bresciana con cui aveva iniziato nel 1998 a praticare la ginnastica artistica.
Come tanti atleti anche Vanessa ha avuto diversi problemi di salute legati alla sua attività, ad esempio un problema al tendine di Achille ha determinato uno stop nel 2008, infatti la tendinite acuta l’aveva colpita anche ai Giochi di Pechino di quell’anno. Tornò poi l’anno dopo ma in seguito ad alcune gare andate male decise di sottoporsi a una borsectomia e ad altri interventi per alleviare quel dolore che le stava causando molti problemi.
Vanessa aprì il 2010 con i Campionati Europei di Birmingham e poi a ottobre partecipò a quelli di Rotterdam. L’anno dopo fu la volta della Coppa del Mondo, poi arriva un infortunio alla caviglia che però non grava sulla sua partecipazione ai Campionati Europei di Mosca del 2013.
Nel 2015 i problemi al tendine tornano a farsi sentire e insieme alla mononucleosi portarono a un nuovo periodo di riposo per l’atleta azzurra, infatti dovette rinunciare agli Europei di Montpellier per i quali era stata convocata.
Seguì poi un periodo positivo per l’azzurra ma di nuovo nel 2016 il dolore costante che aveva contrassegnato buona parte della sua carriera sportiva è tornato molto forte, tanto da richiedere un intervento al tendine d’Achille, il quale limitò le sue apparizioni fin quando la rottura definitiva la costrinse a una convalescenza molto lunga.
Tornò a gareggiare a inizio del 2019 nella Coppa del Mondo di Melbourne ma già lo sguardo era proiettato alle qualificazioni per Tokyo 2020, tuttavia i problemi fisici non volevano andarsene. Vanessa subì operazioni alle caviglie e soffrì in quel periodo di tiroide.
Tornò poi nel 2020 e stavolta a mettere un freno alla sua voglia di gareggiare, accumulatasi per i diversi periodi di riposo forzato, fu la pandemia e le conseguenti restrizioni. Contrae il Covid nel 2021 ma poi torna più forte che mai agli Europei di Basilea e appunto alle rimandate Olimpiadi di Tokyo dove conquista l’argento individuale, prima medaglia individuale per la ginnastica italiana femminile di quell’anno.
I successi di Vanessa non si fermano di certo qui e ce ne sarebbero tantissimi altri da ricordare, addirittura l’atleta ha dato il nome a un particolare movimento della disciplina, infatti a Londra è stata la prima ad eseguire un enjambé cambio ad anello con 360° di rotazione al corpo libero.
Ne ha passate davvero tante e di certo dietro a questo addio c’è la ricerca di un meritato periodo di riposo ma, come è nel suo stile, terminerà in maniera memorabile.
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