A Castelveccana, in provincia di Varese, un uomo è stato ucciso a colpi di pistola. A quanto pare, a sparare è stato un carabiniere che è attualmente indagato. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato ai piedi di un dirupo.
La vittima è un uomo di origini nordafricane, tra i 30 e i 40 anni. A quanto pare dopo essere stato colpito dai proiettili, l’uomo è caduto giù da un dirupo all’interno di un bosco a Castelveccana.
La Procura ha affermato che un sottoufficiale ha sparato, pensando di trovarsi dinanzi ad un uomo armato.
I militari del 112 hanno ritrovato il corpo di un uomo ai piedi di un dirupo all’interno un bosco di Castelveccana, Varese.
Si tratta di un uomo di origini nordafricane, di età compresa tra i 30 e i 40 anni. A quanto pare la vittima, dopo essere stata colpita dai proiettili, è caduta per oltre cento metri in un dirupo. L’uomo è stato colpito alla schiena e sulla strada in cui è stato ritrovato il corpo sono stati rinvenuti altri due bozzoli di pistola.
Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco, i militari e gli specialisti del nucleo Alpino Fluviale.
Secondo i primi accertamenti a sparare è stato un carabiniere, che durante un operazione antidroga, ha pensato di trovarsi dinanzi ad una persona armata. Dunque, a detta della Procura di Varese si sarebbe trattato di una sorta di autodifesa.
All’interno di una nota firmata dal procuratore Massimo Politi, si legge che durante la mattinata di venerdì 10 febbraio, nella zona era stata svolta un’operazione da parte del servizio dell’Arma dei carabinieri contro il traffico di armi e droga.
In questo contesto, un sottoufficiale avrebbe sparato ritenendo di trovarsi dinanzi ad un soggetto armato.
“Saranno svolte tutte le attività di indagine utili a chiarire la dinamica dei fatti”.
Specifica il procuratore, aggiungendo che saranno analizzati anche i dettagli tecnici volti a chiarire la traiettoria e la tipologia del proiettile.
Il carabiniere è attualmente indagato per omicidio.
All’interno dell‘articolo 53 del Codice Penale, sono contenute tutte le disposizioni riguardanti l’uso legittimo delle armi.
Tra i doveri principali delle forza dell’ordine, afferenti all’utilizzo di armi da fuoco, vi sono sicuramente quello di fermare una violenza e quello di impedire una resistenza al pubblico ufficiale.
Va però specificato che anche in questi due casi principali, contenuti nel Codice, l’uso dell’arma non è sempre legittimo.
Infatti spetterà al giudice valutare se, sulla base dell’analisi della fattispecie, la questione non potesse essere risolta in altro modo, non facendo uso dell’arma.
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